Caldo record in Giappone: manca l'acqua, città a rischio blackout
Nel paese, come in Italia, si stanno verificando problemi legati alla siccità
Il Giappone sta affrontando una delle peggiori ondate di caldo mai registrate nella storia del paese. Da giorni a Tokyo la colonnina di mercurio oscilla tra i 30 e i 36 gradi centigradi: un record da quando sono iniziate le statistiche, nel lontano 1875. La situazione peggiora in altre zone dell’arcipelago: nella prefettura a nord ovest di Gunma si sono raggiunti i 40 gradi.
Provvedimenti difficili
Con molti giapponesi chiusi in casa con il condizionatore acceso per fronteggiare le alte temperature, il Giappone rischia di affrontare una crisi energetica. Il primo ministro Fumio Kishida e altri esponenti del governo nipponico hanno esortato i cittadini a ridurre il consumo di elettricità tra le 3 del pomeriggio e le 8 di sera.
Le compagnie elettriche nazionali hanno messo in allerta i giapponesi, avvertendo che l’ondata di caldo avrebbe messo a dura prova la rete elettrica. La Tohoku Electric Power Company, che serve sei prefetture nel nord del Giappone, ha annunciato la settimana scorsa che sarebbe "estremamente difficile" mantenere il flusso di elettricità per tutti i suoi clienti.
A subire i maggiori danni potrebbero essere Tokyo e le prefetture circostanti, con il rischio dell’ennesimo blockout nella capitale nel giro di pochi mesi. Il Giappone è infatti vulnerabile all’interruzione di energia elettrica nei periodi di forte domanda, dal momento che il paese ha come fonte di approvvigionamento il gas naturale liquefatto, che è diventato più costoso dallo scoppio della guerra russa in Ucraina.
Le autorità hanno allertato la popolazione sull’alto costo dell’energia. Le restrizioni e il rischio di una crisi energetica alimentano le istanze di alcune fazioni del Partito Liberaldemocratico (che guida il governo) di riavviare i reattori nucleari, che sono stati spenti dopo il disastro di Fukushima del marzo 2011.
Allarme siccità
Come in Italia, anche in Giappone si stanno verificando problemi legati alla siccità. Quest’anno la stagione delle piogge (giugno-luglio) è stata tra le più brevi mai registrate. L’Agenzia meteorologica del Giappone ha stimato che la stagione è terminata con un anticipo che varia tra i 18 e i 25 giorni: un record da quando sono iniziate le registrazioni, nel 1951.
Anche il volume dell’acqua piovana è stato inferiore alla media: sulla costa occidentale Giappone è caduta il 78% della pioggia degli scorsi anni, mentre sulla costa orientale è stata del 69%. La siccità e piogge sempre più scarse potrebbero causare gravi danni all'agricoltura dell’intero paese.
Un rischio per i più anziani
Le alte temperature hanno un impatto anche sulla salute pubblica. A livello nazionale, secondo i dati dell'Agenzia della prevenzione dei disastri, negli ultimi giorni almeno 4.550 persone hanno richiesto l'assistenza di un'ambulanza per colpi di calore, un numero di casi quadruplicati rispetto allo stesso periodo del 2021. La maggior parte dei pazienti ricoverati ha 65 anni o più. Gli anziani rappresentano una grossa fetta della popolazione del Giappone.
Da una settimana le autorità hanno emesso allerte di calore giornaliere, chiedendo alle persone di rimanere in casa il più possibile e di usare gli ombrelli per proteggersi dal sole. I funzionari hanno anche esortato le persone a non indossare le mascherine, utilizzate anche all’aperto dalla gran parte della popolazione.
E’ l'inizio di quella che appare a tutti gli effetti una lunga e afosa stagione estiva. Ed è anche la conseguenza del cambiamento climatico.