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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'orrore in guerra / Ucraina

Il Padre Nostro inciso nella "camera delle torture" negli ex territori controllati dai russi

Il ministero della Difesa ucraino ha reso pubblica una foto del locale, trovato in una città che era stata occupata dalle truppe di Mosca e ora è tornata nelle mani di Kiev

I versi del Padre Nostro incisi nel muro. La preghiera dei prigionieri immortalata e consegnata alla storia con una fotografia. Il ministero della Difesa di Kiev ha pubblicato un'immagine del locale, ritenuto una stanza delle torture, trovato nella città di Balakliya, nella regione orientale di Kharkiv. La città era stata conquistata dai russi ed è tornata nelle mani di Kiev.

E' stata la deputata Mariana Bezuhla del partito Servitore del Popolo di cui è capo il presidente Volodymyr Zelensky a denunciare la presenza della "camera delle torture". La deputata ha pubblicato su Facebook le immagini di quello che sembra un seminterato. Oggi il ministero della Difesa ucraino ha pubblicato un'altra l'immagine della stanza. "Il Padre Nostro è stato inciso sul muro dai prigionieri ucraini. La Russia deve essere ritenuta responsabile per questo lampante genocidio", si legge su Twitter.

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Sergei Bolvinov, capo del dipartimento di inchiesta della polizia nazionale ucraina a Kharkiv, ha parlato di prove dell'utilizzo da parte dell'esercito russo dei sotterranei di alcuni edifici come prigione e come luogo di tortura

"Durante l'occupazione, i russi tenevano sempre prigioniere almeno 40 persone. Cercavano per il tramite di collaboratori locali coloro che prestavano servizio o avevano parenti nei servizi segreti ucraini", ha spiegato Bolvinov. Inoltre, secondo il capo del dipartimento investigativo della polizia ucraina a Kharkiv, l'esercito russo cercava persone che avevano aiutato l'esercito ucraino al fronte. "Un uomo è stato in 'prigione' per 46 giorni perché le truppe russe hanno trovato una foto di suo fratello con un'uniforme militare ucraina", ha aggiunto Bolvinov. Agenti di polizia ucraini hanno inoltre assicurato che l'esercito russo a Balaklia ha sparato ai cittadini dai posti di blocco durante il loro ultimo giorno in città, prima che le truppe ucraine riprendessero il controllo di parte di Kharkiv 

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