Cecenia, gay nel mirino: "Torturati in campi di concentramento, 100 scomparsi nel nulla"
Secondo i media russi molti omosessuali sono detenuti illegalmente e torturati in una prigione segreta vicino a Grozny. Il governo nega tutto
E' "caccia agli omosessuali" in Cecenia. Più di cento gay sono scomparsi nel nulla. Secondo i media russi, molti di loro sono detenuti illegalmente e torturati in una prigione segreta vicino a Grozny, la capitale della repubblica della Federazione Russa.
La Novaja Gazeta ha intervistato testimoni oculari e sopravvissuti alle retate, che hanno dichiarato di essere stati prigionieri in campi di concentramento riservati a soli gay. Alcuni omosessuali sarebbero stati uccisi.
Le autorità negano tutto. "Gli omosessuali non esistono" ha dichiarato il governo Ceceno in merito all'ultimo rastrellamento di omosessuali.
A diffondere le immagini di tortura e i racconti di morte della prigione cecena è il semiclandestino movimento Russian Lgbt Network.
"Prendono sempre più corpo le notizie che ci giungono dalla Russia, dove è confermata la creazione nella Repubblica Cecena di veri e propri campi di concentramento dove ragazzi omosessuali, attirati attraverso i social network e rapiti dalle autorità, vengono sottoposti a indicibili torture. Alcuni di loro avrebbero perso la vita." Lo dichiarano i senatori del Partito Democratico Sergio Lo Giudice, Monica Cirinnà e Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani.
"Abbiamo predisposto un'interrogazione al Ministero degli esteri per chiedere una posizione forte del nostro paese davanti a questa vergogna. Vanno messe in campo tutte le iniziative necessarie per chiarire i fatti e intraprendere azioni adeguate, a partire dalla richiesta al governo russo di avviare un’inchiesta e dall’invio di osservatori internazionali in Cecenia. La Repubblica autonoma cecena fa parte della Federazione Russa e applica anch'essa le tristemente famose leggi contro la 'propaganda omosessuale tra i minori' approvate dalla Duma tre anni fa. Una escalation di questo tipo mette in serio pericolo la condizione dello stato di diritto nella Russia di Putin."