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Sabato, 20 Aprile 2024
L'orrore sui social / Stati Uniti d'America

Uccide un cane a calci e il video finisce su Snapchat

Nei guai il 19enne Angel Ramos Corrales. I fatti si sono verificati in California dove il reato di maltrattamenti di animali viene punito severamente

Angel Ramos-Corrales, 19 anni, di Riverside in California rischia una condanna di sette anni per crudeltà verso gli animali. Ha pubblicato un video su Snapchat, il social in voga tra i più giovani utilizzato per condividere tra amici momenti divertenti e di vita quotidiana. Ha deciso di farne un uso diverso riprendendo il suo cucciolo di cane con la gola tagliata. L’animale era sdraiato sul pavimento con uno squarcio sul collo, schizzi di sangue ovunque. Il video restituisce le immagini di un uomo, presumibilmente il 19enne, che prende a calci il cane ancora vivo. Si sentono lamenti e pianti.

Cane ucciso su Snapchat, le reazioni al video 

In un primo momento gli investigatori hanno pensato che quei lamenti fossero gli ultimi istanti di vita del cane, poi hanno capito che erano singhiozzi di un compagno di stanza che dinanzi a tanta violenza si sarebbe nascosto. Il video ha provocato reazioni indignate e violente. Sarebbe stato proprio un conoscente, uno dei follower del giovane, ad inviare il video alla polizia e a far scattare la denuncia. In California la crudeltà verso gli animali è un crimine federale. Ramos avrebbe raccontato alla polizia che il cane era morto ma di non ricordare nello specifico cosa fosse successo. Quando gli agenti di Riverside sono arrivati a casa sua hanno visto il cane, chiamato Canelo, adagiato sul letto. Era ancora vivo, ma rantolava. E poi hanno visto Ramos-Corrales con i vestiti insanguinati e vistosi tagli sulle mani. Il sangue era schizzato in tutta la stanza.

Le "giustificazioni" del ragazzo 

Il 19enne ha raccontato agli agenti di aver fumato marijuana e di non ricordare esattamente cosa fosse accaduto. Ricordava di aver perso il controllo quando il cane lo aveva morso. Poi probabilmente sotto effetto della marijuana avrebbe cominciato a colpire il cane senza riuscire a fermarsi. Si sarebbe definito un “assassino a sangue freddo”. Il cane è stato portato da un veterinario, ma per lui non c’era più nulla da fare ed è stato accompagnato dolcemente alla morte. Agli agenti dell’Fbi il 19enne ha raccontato di aver acquistato Canelo, quando era un piccolo cucciolo diversi mesi prima.

Non si sa se in passato ci siano stati altri episodi di violenza o questo oggetto di denuncia sia stato l’unico caso. Fatto sta che il veterinario ha stabilito che il cane aveva anche ossa fratturate alla testa e al torace. Ramos-Corrales è stato arrestato e incarcerato con l'accusa di crudeltà verso un animale e possesso illegale di nocche di metallo. Entrambi crimini gravi in California, ma è stato rilasciato ore dopo con la citazione di comparire più tardi in tribunale. È stato poi rilasciato su cauzione e dovrà ora affrontare il processo.

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