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Giovedì, 28 Marzo 2024
il soccorso

La Russia lancia una capsula nello spazio per salvare un astronauta Usa

La nave è partita dal Kazakistan per raggiungere una stazione spaziale e sostituire un veicolo di salvataggio in cui oltre allo statunitense ci sono anche due cosmonauti russi

La Russia ha lanciato una navetta di salvataggio diretta alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) per aiutare anche un astronauta degli Stati Uniti oltre che due membri russi dell'equipaggio. La capsula lanciata oggi con successo da Mosca dovrebbe arrivare nel laboratorio orbitante tra due giorni. Priva di equipaggio, ma carica di rifornimenti, la navicella è partita dal porto spaziale di Baikonur, in Kazakistan, per sostituire la capsula di rientro originale, danneggiata da un piccolo meteorite lo scorso 14 dicembre, e quindi non più utilizzabile.

Sergey Prokopyev, Dmitri Petelin della Roscmos (l'agenzia spaziale russa) e l’astronauta della Nasa Frank Rubio, sono arrivati alla Iss lo scorso settembre a bordo della capsula russa Soyuz MS-22 per una missione che sarebbe dovuta terminare a marzo. Qualcosa però è andato storto e, nel mese di dicembre, la navicella ha iniziato a perdere del liquido di raffreddamento compromettendo il rientro dei tre cosmonauti in quanto non più utilizzabile.

Secondo Tommaso Sgobba, presidente dell’International Association for the Advancement of Space Safety (Iaass) ed ex capo della sicurezza dei voli spaziali presso l’Agenzia Spaziale Europea, si è trattato di una fuoriuscita di ammoniaca refrigerante tossica, un pericolo per la sicurezza dei membri dell’equipaggio.

Un problema non da poco visto che ad oggi la Stazione Spaziale ospita un totale di sette persone, tra cui Nicole Mann e Josh Cassada della Nasa, il giapponese Koichi Wakata e la russa Anna Kikina, arrivati a bordo della SpaceX Crew Dragon all’inizio di ottobre. Con la Soyuz MS-22 inutilizzabile, per la prima volta nella sua storia, la Iss non avrebbe la capacità di evacuare tutti i suoi occupanti nel caso in cui qualcosa andasse storto.

Per questo Mosca ha predisposto il lancio della Soyuz MS-23 per rimpiazzarla, e questa dovrebbe raggiungere la Iss nella giornata di domenica anche se quest'ultima, secondo le previsioni degli ingegneri russi, non potrà portare indietro gli astronauti prima di settembre. Non essendoci dei sostituti che prendano il loro posto, i tre passeranno quasi un anno nello spazio e rientreranno solo quando una nuova capsula (con a bordo qualcuno che li rimpiazzerà) sarà pronta per il lancio.

Le capsule, una volta arrivate alla Iss, rimangono agganciate al laboratorio per tutta la durata delle missioni e riportano gli astronauti sulla Terra una volta che queste sono terminate. Ora la nave Soyuz MS-22 tornerà vuota per consentire ai tecnici di esaminarla.

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