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Venerdì, 19 Aprile 2024
Caso marò

Marò, anche l'Onu se ne lava le mani

Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha chiesto l'aiuto dell'Onu per evitare l'accusa di terrorismo ai due marò, ma la risposta è stata "fredda": "La replica delle Nazioni Unite lascia in noi grande rammarico e perplessità"

ROMA - Niente ha potuto il governo che comunque "tenterà fino all'ultimo di riportarli in Italia con dignità". Niente hanno potuto le delegazioni parlamentari. Niente potrà l'Onu. I due marò Salvatore Latorre e Massimiliano Girone al momento restano in India e sulla loro testa penderà - ormai appare inevitabile - l'accusa di terrorismo secondo il "Sua act" indiano. 

Inutile il tentativo del ministro degli Esteri, Emma Bonino, con le Nazioni Unite. Dopo la rabbia espressa a chiare lettere, "L'Italia non è un paese terrorista", la titolare della Farnesina ha chiamato Ban Ki-moon per chiedere un aiuto all'Onu. Ma la reazione del sudcoreano, evidentemente, non è piaciuta alla Bonino che non ha fatto nulla per nasconderlo. 

"La risposta fornita a un giornalista dal segretario generale delle Nazioni Unite sulla trattazione bilaterale della questione dei due marò italiani - ha spiegato Bonino in Aula - pur non essendo nuova nella sostanza ha suscitato in noi grande rammarico e fortissime perplessità. Rilevo al riguardo, con tutto il rispetto per l'Onu, che affermare in un caso come questo che si tratta di questione bilaterale è truismo rilevante". Insomma, secondo le parole di una Bonino abbastanza dispiaciuta, le Nazioni Unite non sembrano volersi prodigare più di tanto per i due fuciliari italiani accusati in India dell'omicidio di due pescatori. 

"La reazione del segretario generale - ha proseguito il ministro durante un'audizione in Aula - mi sembra lasci a desiderare: non si tratta di divergenza o disputa tra due Stati membri dell'Onu, ma di una massa critica di Stati, che sollevano un problema di principio fondamentale. La vicenda - ha concluso - oggi non si pone più come una questione bilaterale: sono in gioco i principi fondamentali dello Stato di diritto".

Ma neanche l'Onu sembra essersene accorta. 

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