Pistorius sul lastrico: troppe spese legali, casa in vendita
L'atleta, accusato di omicidio premeditato per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp, ha messo in vendita molti suoi beni. Per tornare a gareggiare ha chiesto di poter andare all'estero
Oscar Pistorius sta cercando di vendere molti dei suoi beni, tra cui la sua casa a Pretoria, per far fronte alle spese legali dopo le accuse di omicidio premeditato per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp.
Lo ha riferito alla Cnn un portavoce della famiglia dell'atleta sudafricano paralimpico. Il portavoce ha anche confermato la notizia circolata giorni fa che Pistorius ha presentato un ricorso per ottenere alcuni 'ammorbidimenti' dei vincoli previsti dalla sua libertà condizionata, tra questi la possibilità di poter lasciare il Sudafrica per tornare a gareggiare.
Oscar Pistorius vuole infatti ricorrere contro le condizioni fissate dal tribunale per il suo rilascio su cauzione, a partire dal divieto di lasciare il Paese, che limita, ha dichirato, la sua attività sportiva. I legali chiederanno che il divieto di espatrio e i test alcolici e antidroga obbligatori siano revocati.
PARLA UN SUO AMICO. Oscar Pistorius è un uomo "distrutto", "sull'orlo del suicidio". Così un caro amico descrive l'atleta accusato dell'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp in un documentario della Bbc3 intitolato "Oscar Pistorius: che cosa è successo veramente?".
Mike Azzie, che l'ex campione di atletica chiama affettuosamente "zio", parla di lui come un uomo "che ha perso la fiducia in se stesso, che non sa più dove sta andando". E, almeno stando ai racconti dello 'zio Mike', di un uomo praticamente al verde, costretto a vendere molti dei suoi beni - tra cui dei cavalli da corsa - per far fronte alle onerose spese legali.
