rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Mondo Spagna

Catalogna, l'ultima sfida degli indipendentisti: via i soldi dalle banche

File per ritirare contanti dai bancomat: un prelievo simbolico, 155 euro, come l'articolo della costituzione spagnola che Madrid sta usando per sospendere l'autonomia regionale e risolvere al crisi scatenata dal referendum sull'indipendenza del 1 ottobre

BARCELLONA - Gli indipendentisti catalani protestano contro il governo di Madrid facendo la fila per ritirare contanti dai bancomat e dagli sportelli delle banche che hanno spostato la sede sociale fuori dalla Catalogna a seguito della crisi politica.

Molti fanno un prelievo simbolico, 155 euro, come l'articolo della costituzione spagnola che Madrid sta usando per sospendere l'autonomia regionale e risolvere al crisi scatenata dal referendum sull'indipendenza del 1 ottobre. Altri invece ritirano 1.714 euro, un riferimento al 1714, anno simbolico per la Catalogna, nel quale le truppe di re Felipe V conquistarono Barcellona.

"E' un modo di protestare. Non vogliamo danneggiare l'economia spagnola o catalana" ha detto all'Afp Roser Cobos, avvocato 42enne che ha a appena prelevato 1.714 euros da una sportello a Barcellona. "E' l'unico modo in cui i catalani possono mostrare il loro disaccordo".

Due influenti organizzazioni separatiste della società civile, l'Assemblea nazionale catalana e Omnium Cultural, hanno lanciato un appello agli attivisti perchè prendano "iniziative dirette pacifiche" per mostrare la loro opposizione al governo di Mariano Rajoy. I due gruppi, i cui leader sono stati arrestati la scorsa settimana con l'accusa di sedizione, hanno chiesto di prelevare contanti "idealmente tra le 8 e le 9".

Le due maggiori banche catalane, Caixabank e Sabadell sono tra le circa 900 società che hanno spostato la sede legale fuori dalla Catalogna dopo il referendum nel timore che l'instabilità danneggi il business.

I separatisti al potere in Catalogna minacciano di proclamare una Repubblica catalana, sulla base dei risultati di un referendum di autodeterminazione vietato, organizzato il primo ottobre e che dicono di aver vinto con il "90,18% di si" a favore dell'indipendenza e un'affluenza del 43%. Il governo di Mariano Rajoy dovrebbe studiare tutta la giornata di oggi le misure che intende adottare per riprendere in mano la regione, nel quadro della sospensione della sua autonomia.

Il Partito popolare ha deciso di lavorare con i socialisti e i liberali in nome di un "patto nazionale per l'unità" della Spagna. Il Partito socialista spagnolo (Psoe) sostiene il governo su questo punto ma insiste sulla necessità di limitare al massimo l'intervento dello Stato. Secondo il quotidiano online eldiario.es, il governo e i socialisti sarebbero d'accordo per convocare le elezioni da gennaio

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Catalogna, l'ultima sfida degli indipendentisti: via i soldi dalle banche

Today è in caricamento