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Martedì, 16 Aprile 2024
TERRORISMO / Bangladesh

Bangladesh, arrestate quattro persone per l'omicidio del cooperante Cesare Tavella

La polizia locale hanno annunciato il fermo di quattro persone legate alla morte del cooperante italiano ucciso a Dacca lo scorso 28 settembre: tre di loro sarebbero i suoi assassini. L'omicidio era stato rivendicato dall'Isis ma le autorità avevano negato ogni coinvolgimento

Possibile svolta nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Cesare Tavella, il cooperante italiano ucciso da tre colpi d'arma da fuoco a Dacca lo scorso 28 settembre: le autorità bengalesi hanno arrestato quattro persone. Secondo il Guardian i quattro avrebbero agito per destabilizzare il Paese, ma al momento si sa ancora poco sul movente dell'omicidio e sui possibili mandanti. 

LA RIVENDICAZIONE DELL'ISIS - L'omicidio di Tavella era stato rivendicato dai jihadisti dello Stato islamico ma le autorità avevano minimizzato subito l'importanza della rivendicazione, spiegando che la polizia non aveva raccolto alcuna "prova" del loro coinvolgimento.

QUATTRO ARRESTI - "Abbiamo arrestato quattro persone legate all'omicidio di Cesare Tavella. Tre di loro sono i suoi assassini", ha detto all'agenzia France Presse il portavoce della polizia di Dacca, Muntashirul Islam. "Abbiamo ritrovato anche la moto utilizzata per il crimine", ha aggiunto. Il quarto arrestato è accusato di favoreggiamento per aver fornito proprio la moto dell'agguato.

CHI ERA CESARE TAVELLA - Tavella stava facendo jogging nel quartiere "diplomatico" di Dacca quando è stato raggiunto da un commando armato a bordo di una moto, che ha esploso i colpi che lo hanno ucciso. Tavella lavorava per la Icco Cooperation, una ong olandese che si occupa di cooperazione allo sviluppo e ha uffici in Bangladesh: era lì per insegnare agronomia. In passato era già stato in Albania, Armenia, Bangladesh, Cambogia, Camerun, Francia, Indonesia, Italia, Kenya, Mongolia, Corea del Nord, Romania, Federazione Russa, Somalia, Sri Lanka, Sudan, Yemen. Viveva a Casola Valsenio, nel ravennate, con la moglie e la figlia. In Bangladesh era il project manager di un programma quadriennale di aiuti alimentari denominato Proofs (Profitable Opportunities for Food Security), nel settore dell'agricoltura locale e dell'alimentazione.

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