Chris Christie, troppo grasso per essere Presidente degli Stati Uniti?

Se in campo democratico il candidato super-favorito alla corsa presidenziale nel 2016 è Hillary Clinton, nel Partito repubblicano sono in tanti a sperare di poter correre. D'altronde mancano tre anni all'inizio delle prossime primarie del partito, ma i comitati sono già al lavoro. Un nome forte è quello di Jeb Bush, l'ex governatore della Florida, e altri papabili sono il senatore Marco Rubio e il vice di Romney nell'ultima campagna elettorale Paul Ryan.

Ma nel ceto medio americano ha fatto breccia il carisma del governatore "oversize" del New Jersey Chris Christie.

Chris Christie, durante un'intervista con Barbara Walters, ha affrontato la questione, dibattuta da anni dai media, della sua immagine. "La gente - gli ha chiesto Walters - dice che lei non potrebbe essere presidente perché è troppo grasso (circa 150 chili, ndr). Che cosa gli risponde?". "E' ridicolo - ha risposto Christie - Non so su che basi si possano dire queste cose". Durante la sua carriera politica Christie ha dovuto rispondere più volte a domande su questo tema. Ha sempre risposto in maniera diretta: "Se potessi risolvere questo problema, lo farei. Se fosse facile l’avrei già fatto". L’America ha avuto cinque presidenti classificati come “grandi obesi” e fra questi ci sono quattro repubblicani e un democratico, Grover Cleveland.

Peggy Howell, portavoce della National Association to Advance Fat Acceptance, che si batte per far “accettare i grassi”, ritiene che questi argomenti siano una “tattica per cercare di allontanare l’attenzione da quello che il governatore ha ottenuto a livello politico, mettendola sul suo peso fisico”. “La gente ha avuto qualcosa da dire sul fatto che il presidente Obama fuma ? (Obama ha affermato di aver smesso di fumare, ndr) Perché ci dovrebbe essere differenza nella percezione di un leader che sceglie di fumare ed uno che ha un po' di grasso in più?”.

Fautore di una politica di tagli drastici allo stato sociale, decisamente pro-business nella sua conduzione degli affari economici, Christie ha opinioni più moderate rispetto ad altri repubblicani in tema di immigrazione, effetto serra, porto d’armi. E’ proprio questa miscela di liberismo economico, moderazione, carisma, a spingere molti repubblicani a invocare la sua discesa in campo.

David Letterman ha costruito una letteratura su Christie: quando in passato ha detto pubblicamente di non essere interessato alla vicepresidenza, il comico ha ripreso la notizia: “Christie dunque non correrà. Aveva molta gente che lo seguiva, anche se la maggior parte di loro erano bracconieri alla ricerca di avorio”. Oppure: "Christie sarebbe stato il primo presidente americano visibile dallo spazio".

Chris Christie resta secondo molti l’unico nel panorama conservatore in grado di infondere qualche elemento di novità in un partito che sta cercando di ritrovare la rotta.