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Giovedì, 28 Marzo 2024
La soluzione alla crisi / Cina

Come la Cina tenta di risolvere il problema dei cimiteri stracolmi

La tradizionale liturgia rischia di essere rivista grazie a una pratica alternativa decisamente insolita ed ecologica

Aprile è un mese particolarmente importante per onorare i defunti in Cina. È il periodo della festa nazionale di Qingming, la giornata (che si festeggia ogni anno tra il 4 e il 5 aprile) dedicata alla pulizia delle tombe di famiglia e alla commemorazione degli antenati e dei defunti. E come ogni anno da più di due secoli e mezzo, i cinesi rendono omaggio ai propri cari bruciando offerte per l'aldilà. Ma la tradizionale liturgia rischia di essere rivista grazie a una pratica alternativa decisamente insolita ed ecologica. 

A Suzhou, città sulla costa orientale della Cina, l'ufficio per gli Affari civili ha noleggiato una nave per portare in mare 190 persone in lutto per la scomparsa di 79 parenti, per i quali hanno scelto una sepoltura di massa, optando per una celebrazione collettiva. Ogni famiglia ha ricevuto un sussidio di oltre 260 euro per la partecipazione a questo alternativo rito funebre. Suzhou non è l'unica città a offrire questo servizio. Anche altri grandi centri urbani stanno familiarizzando con la pratica funeraria delle sepolture in mare, valida alternativa ai cimiteri sovraffollati e altri riti funebri decisamente più costosi. È un fenomeno che si sta verificando in risposta al sovraffollamento dei cimiteri e all'aumento dei prezzi delle sepolture, che possono arrivare fino a oltre 13mila euro. Per questo, diverse città cinesi organizzeranno sepolture di gruppo in mare tra il mese di aprile e quello di maggio, le cui spese saranno coperte dalle autorità locali. L'obiettivo è chiaro: promuovere le pratiche di sepoltura green, come quelle su un prato o in mare, attraverso lo spargimento delle ceneri nelle acque.

In una cultura in cui il culto degli antenati è di fondamentale importanza, la cura della tomba dove riposa un proprio caro è un modo per mostrare la pietà filiale a coloro che sono morti. Ma negli ultimi anni, la rapida urbanizzazione e l'invecchiamento della popolazione hanno reso difficile trovare uno spazio libero in cui far riposare i cari ormai defunti. Ma soprattutto, la Cina potrebbe assistere a un costante aumento dei decessi a causa dell'invecchiamento della popolazione. Come conseguenza a questi fattori, le autorità di Shanghai prevedono che, sulla base delle attuali tendenze, lo spazio disponibile nel cimitero si esaurirà entro 15 anni.

Il governo ha quindi iniziato a incoraggiare le persone a optare per luoghi di sepolture alternativi. Nel 2021 il tasso di cremazione ha raggiunto quasi il 59%, rispetto al 47% del 2015, secondo il ministero degli Affari civili. Ma le urne sono spesso ancora sepolte in tombe formali, non risolvendo pertanto il problema dello spazio fisico. Così alcune autorità locali hanno iniziato a offrire premi in denaro a chi sceglie di disperdere i propri parenti in mare o seppellire le proprie ceneri in maniera "ecologica", ad esempio in piccoli contenitori biodegradabili.

Un invito che rafforza già le richieste del governo centrale. Dopo la crescita economica cinese a doppia cifra, anche i funerali sono diventati uno strumento per mostrare il proprio status economico: le sepolture di "lusso" e le celebrazioni sfarzose sono diventate lo strumento per mostrare la pietà filiale dei parenti del defunto. 

Dal 1997, però il governo cinese ha introdotto una nuova riforma sui funerali, in particolare per disincentivare la sepoltura e promuovere la cremazione. Nel corso degli anni, il governo cinese ha adottato nuove politiche, incoraggiando le sepolture green per proteggere l'ambiente ed evitare che gli appezzamenti di terra venissero sottratti all'agricoltura. Già nel 2016, Pechino aveva invitato i cittadini, membri di una stessa famiglia, a condividere un'unica tomba. Una richiesta difficile da accogliere per coloro che mostrano rispetto ai propri cari defunti. E anche il tasso di decessi, aumentati con la pandemia di Covid-19, ha fatto nascere tra i cinesi una certa ritrosia ad abbracciare le sepolture ecologiche. La Cina ha registrato 10,41 milioni di morti nel 2022. La popolazione di età superiore ai 60 anni rappresentava il 18,9% alla fine del 2021 e si stima che il tasso supererà i 30 intorno al 2035, secondo la National Health Commission cinese. 

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