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Venerdì, 19 Aprile 2024
sguardo al midterm / Cina

Come cambia il rapporto tra Usa e Cina dopo le elezioni

Gli analisti cinesi ritengono che le relazioni tra Pechino e Washington potrebbero ulteriormente incrinarsi con il passaggio del controllo della Camera ai repubblicani. In gioco c'è il potenziale incontro tra Xi e Biden al G20 di Bali

Alla chiusura delle urne negli Stati Uniti d'America per il voto di metà mandato, la Cina ha mantenuto il silenzio. "Sono affari interni", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, nel vano tentativo di celare un interesse che Pechino ha rivolto all'esito del voto. Perché anche dentro la Muraglia le scelte degli elettori statunitensi sono state osservate con attenzione per diverse ragioni.

Gli analisti cinesi ritengono che le relazioni tra Pechino e Washington potrebbero ulteriormente incrinarsi con il passaggio del controllo della Camera ai repubblicani. Diao Daming, professore associato presso la Renmin University of China's School of International Studies di Pechino, alla testata di Hong Kong South China Morning Post, ha sottolineato come una maggioranza di repubblicani alla Camera possa avere un impatto sulla politica estera della Casa Bianca. Il docente cinese sostiene che gli esponenti dell'elefantino (simbolo dei repubblicani) possano avere maggiore influenza su questioni come l'intervento negli affari interni della Cina, nella questione di Taiwan e nel protezionismo commerciale. 

Il quadro potrebbe diventare più cupo in caso di ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump. Ma l'ex presidente Usa ha davanti a sé una strada tutta in salita, dopo la vittoria di Ron DeSantis in Florida, dove è stato rieletto con maggioranza schiacciante governatore dello stato meridionale. Si prevede che DeSantis, 44 anni, cercherà di ottenere la nomination repubblicana per la Casa Bianca nel 2024. Questa eventualità ha già scatenato le ire dell'ex presidente repubblicano Donald Trump, 76 anni, che lo ha soprannominato Ron De-Sanctimonious, un gioco di parole per dargli del moralista e bigotto.

Trionfo in Florida per il repubblicano DeSantis, possibile sfidante di Trump

È attualmente troppo presto prevedere quali saranno le evoluzioni all'interno del partito repubblicano. Tuttavia, Shi Yinhong, professore di relazioni internazionali alla Renmin University, sostiene che Trump, in caso di un ritorno allo Studio Ovale, potrebbe inasprire la politica con la Cina. Il tycoon è infatti noto per aver avviato una lunga e doloroso guerra commerciale in difesa dei diritti dei lavoratori statunitensi. Le due potenze economiche hanno aumentato il ventaglio dei temi su cui sono in conflitto solo recentemente: alla questione di Taiwan e violazione dei diritti umani in Xinjiang e Hong Kong si è aggiunta una stretta Usa - voluta del democratico Biden - sui controlli alle esportazioni di microchip, per impedire alle aziende di ogni nazionalità di fornire a entità cinesi hardware o software con componentistica americana. 

Midterm, ora l'Europa teme una nuova guerra commerciale con gli Usa

I temi di scontro potrebbero essere al centro del tavolo negoziale a cui Joe Biden e Xi Jinping potrebbero sedersi a Bali, in occasione del G20 in programma il 15 e il 16 novembre. Il South China Morning Post ha appreso che Pechino e Washington stanno lavorando per organizzare i colloqui tra Xi e Biden, sebbene non sia arrivata ancora conferma ufficiale dalle due parti. I due leader devono comunque riconoscere che non sarà possibile ritornare alle relazioni bilaterali distese di qualche decennio fa: Xi, forte del suo terzo mandato, guida un paese che vuole rimodellare l'assetto goepolitico e commerciale; Biden, al contrario, dopo il voto del midterm - che non ha assicurato lo tsunami rosso - ha comunque due anni difficili davanti a sè. 

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