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Venerdì, 29 Marzo 2024
CIPRO / Cipro

Cipro a rischio crack: i timori di russi e inglesi che vivono sull'isola

Qualsisi tipo di prelievo forzoso sui depositi bancari proposto dall'Ue in cambio del piano di aiuti per 10 miliardi di euro andrebbe a colpire gli stranieri che vivono sull'isola

A Cipro vanno avanti le consultazioni fra i partiti politici per la definizione di un «piano B» per evitare la bancarotta dell'isola dopo che il Parlamento ha sonoramente bocciato martedì sera il controverso piano di salvataggio che prevedeva il prelievo forzoso da conti correnti. Le autorità cipriote stanno studiando la possibilità di imporre restrizioni sul movimento dei capitali per contenere il deflusso dei depositi dalle banche dell'isola nel momento in cui (non prima di martedì prossimo), gli istituti di credito riapriranno gli sportelli.

Cipro crack: tutto quello che c'è da sapere

Come mai negli ultimi decenni russi e britannici hanno fatto di quest'isola bel Medietrraneo una sorta di seconda patria? I motivi sono molteplici. In primo luogoCipro è a sole 4 ore di volo da Londra e Mosca. Garantisce un clima splendido, 11 mesi di sole all'anno, spiagge strepitose, ospitalità mediterranea. Ma quello che attira gli stranieri è soprattutto una normativa fiscale estremamente favorevole, soprattutto per quel che riguarda le agevolazioni fiscali. Sull'isola vivono 80mila britannici e 50mila russi. Non sono solo, come si è tentati di credere, pensionati che si godono la meritata pensione al sole. Migliaia, soprattutto russi, sono uomini d'affari che snobbano la capitale Nicosia e si sono trasferiti a Limassol, Larnaca e Pafos: città costiere  in pieno boom (fino a qualche mese fa).

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A Limassol il numero di abitanti originari della Russia è talmente alto che è stata riattezzata "Limassolgrad". Basti pensare che nella città vengono venduti due quotidiani in russo, una rivista in russo, i bambini vanno a una scuola russa, i ristoranti hanno il menù in cirillico e persino le prostitute provengono quasi tutte da Bielorussia e Ucraina. I britannici vivono grazie a stipendi e pensioni che arrivano ogni mese da Londra, mentre i russi sull'isola hanno investito pesantemente. 20 miliardi di euro su un totale di quasi 69 miliardi di euro di depositi nella banche di Cipro sono in mano ai russi. Inevitabili, ma raramente confermati, i sospetti di riciclaggio.

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Qualsisi tipo di prelievo forzoso sui depositi bancari proposto dall'Ue in cambio del piano di aiuti per 10 miliardi di euro andrebbe a colpire i russi che vivono sull'isola.

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