rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Guerra / Ucraina

"Cittadinanza russa a tutti gli ucraini": la provocazione di Putin

Firmato un decreto che estende la procedura semplificata per ottenere la cittadinanza russa a tutte le persone che risiedono permanentemente in Ucraina. Per Kiev è l'ennesima "violazione dell'integrità e della sovranità" del Paese

Dopo quasi 140 giorni di guerra, non solo continua l'offensiva russa sul campo, nel Donbass, ma prende forza anche la campagna di russificazione dell’Ucraina. Il presidente Vladimir Putin, secondo quanto ha riferito la Tass, ha infatti firmato un decreto che estende la procedura semplificata per ottenere la cittadinanza russa a tutte le persone che risiedono permanentemente in Ucraina. 

La procedura semplificata per "diventare russi"

In una versione precedente del decreto, varato nel 2019, la procedura semplificata si applicava solo ai residenti delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk (dove sono già 720mila, il 18% della popolazione, le persone che hanno ricevuto passaporto russo); nel corso del 2022 la procedura era stata estesa poi alle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.

Putin di fatto vuole vincere la guerra con missili e cannoni, ma il suo obiettivo per nulla nascosto è quello di distruggere l'Ucraina come entità statuale, nella convinzione che esista solo un popolo di etnia e matrice socio-culturale russa. Una ossessione, che lo ha portato a decidere che "tutti i cittadini ucraini avranno il diritto di richiedere la cittadinanza della Federazione Russa secondo la procedura semplificata". Quindi non sarà più necessario aver vissuto in Russia per cinque anni, avere una fonte di reddito o sottoporsi ad un esame di lingua.

Nelle regioni occupate di Zaporizhzhia e Kherson le truppe russe hanno già iniziato a distribuire passaporti russi. Per Kiev ovviamente l'iniziativa di Putin equivale all'ennesima "violazione dell'integrità e della sovranità" del Paese, ma in questa fase la principale preoccupazione delle autorità ucraine è bloccare l'avanzata del nemico. In che modo? Il piano  prevede l'allestimento di un maxi-contingente, equipaggiato con le armi fornite dai Paesi Nato, per riconquistare le zone costiere del Mar Nero, ha spiegato il ministro della Difesa Oleksii Reznikov in un'intervista al Times. "Ne abbiamo circa 700.000 nelle forze armate, a cui si aggiungeranno la guardia nazionale, la polizia e la guardia di frontiera, e arriveremo a un milione", ha aggiunto il ministro. Zelensky ha dato ordini precisi di elaborare una strategia, perché la "liberazione di queste regioni è vitale per il Paese".

La guerra nel Donbass

Il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico che ha colpito un palazzo di cinque piani a Chasiv Yar, in Ucraina orientale, è salito intanto a 33.  I soccorsi continuano a tirar fuori cadaveri dalle macerie dell'edificio. Secondo Kiev, il palazzo è stato colpito da missili russi sparati da lanciatori mobili. Una strage, l'ennesima dal 24 febbraio in avanti. Le forze russe continuano a fare priccoli progressi nella conquista di territori nell'est ucraino, in particolare nella regione di Donetsk, dopo aver rivendicato la conquista della località di Hryhorivka. Lo sostiene il quotidiano aggiornamento d'intelligence diffuso dal Ministero della Difesa britannico. Le truppe di Mosca, inoltre, continuano i loro attacchi lungo la strada E-40, che è la principali via d'approvvigionamento tra le città di Sloviansk e Kramatorsk, e si stanno probabilmente raggruppando e consolidando per condurre ulteriori offensive in un prossimo futuro. Il ministero britannico, inoltre, ipotizza che la scarsità di personale militare potrebbe costringere Mosca a ricorrere a "reclutamento non tradizionale", per esempio inserendo nelle forze personale dalle prigioni russe o mercenari della compagnia Wagner.

Tutto sulla guerra in Ucraina

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Cittadinanza russa a tutti gli ucraini": la provocazione di Putin

Today è in caricamento