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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'Australia commossa / Australia

Cleo Smith: il sospetto rapitore "picchiato" in cella

Il 36enne è tornato in ospedale, sarebbe stato aggredito durante la custodia. La mamma della bimba: "La nostra famiglia di nuovo intera"

Avrebbe agito da solo il 36enne sospettato di avere rapito, 19 giorni fa, la piccola Cleo Smith, la bambina di 4 anni la cui scomparsa ha tenuto l'Australia con il fiato sospeso.

Dell'uomo non si conoscono ancora le generalità ma potrebbe essere incriminato nelle prossime ore. Il sospetto, stando ai media, è stato trasportato di nuovo in ospedale a causa di alcune ferite e le voci continuano a rincorrersi: sarebbe stato picchiato a sangue da un compagno di cella oppure avrebbe tentato di autolesionarsi.

"C'è ancora molto lavoro da fare", ha fatto sapere il detective sovrintendente, Rod Wilde, durante una conferenza stampa. 

L'Australia commossa, il premier: "Un sospiro di sollievo"

Intanto l'Australia continua a commuoversi per la storia a lieto fine della piccola. "La nostra famiglia è di nuovo intera", ha scritto su Instagram Ellie Smith, la madre di Cleo, mentre condivideva la notizia.

Il primo ministro australiano Scott Morrison ha descritto la svolta come "un enorme sollievo". "Il fatto che quest'incubo sia finito e che le nostre peggiori paure non siano state realizzate, è solo un enorme sollievo".

"E una bimba luminosa, dolce e ottimista", ha commentato il primo ministro dell'Australia occidentale, Mark McGowan. La foto della bambina sorridente che saluta dall suo letto di ospedale impazza su Twitter mentre la capitale Perth si è accesa di blu per ringraziare le forze dell'ordine.

"Cercavamo un ago in un pagliaio"

"Cercavamo un ago in un pagliaio e l'abbiamo trovato": la polizia australiana ha usato queste paole per descrivere il miracolo del suo ritrovamento. Dopo una caccia di ben 18 giorni, gli agenti l'hanno ritrovata segregata in una abitazione nella cittadina costiera di Carnarvon. Viva e in buona salute, per fortuna.

Poco dopo la mezzanotte la polizia ha sfondato la porta della casa. Uno degli agenti si è avvicinato alla piccola, l'ha presa in braccio e le ha chiesto come si chiamasse. "Mi chiamo Cleo", ha sussurato lei. 

La piccola è stata portata poi in ospedale per dei controlli e ha potuto riabbracciare i suoi genitori. Grande commozione anche tra gli agenti che hanno partecipato al ritrovamento. La polizia aveva deciso di non informare i genitori dell'irruzione per non alimentare false speranze. Dopo aver concluso il blitz e aver ritrovato la bambina, uno degli agenti li ha chiamati al telefono dicendo: "C'è qualcuno che vorrebbe parlare con voi". 

"Ho visto detective esperti piangere apertamente di sollievo. Sono senza parole, il che è molto raro ... questo è qualcosa che tutti speravamo nei nostri cuori, e si è avverato", ha commentato soddisfatto il vice commissario di polizia commissario Col Blanch.

La scomparsa di Cleo Smith, 18 giorni di angoscia

Cleo Smith era scomparsa nella notte tra il 15 e il 16 ottobre. La bambina stava trascorrendo un periodo di vacanza insieme ai genitori in un campeggio lungo la Coral Coast, a McLeod, 900 km da Perth. Al mattino la madre si era accorta che la piccola non era più nella tenda in cui avevano dormito e aveva dato l'allarme. La massiccia operazione di ricerca ha visto immediatamente in campo uomini e mezzi per scandagliare una vasta area mentre le autorità hanno offerto una ricompensa da un milione di dollari australiani per chiunque avesse informazioni sulla bambina.

L'investigatore capo Rod Wilde ha detto durante una conferenza stampa seguita al ritrovamento di Cleo Smith che la polizia ha ricevuto più di 10mila chiamate da parte di membri della comunità per fornire informazioni sul caso. "Le persone hanno lavorato praticamente senza dormire da quando è successo il fatto, 17, 18 giorni fa. Hanno lavorato instancabilmente, non hanno mai perso la speranza e alla fine hanno ottenuto un risultato di cui siamo tutti così grati", ha aggiunto. 

Il video del salvataggio di Cleo Smith

La polizia ha diffuso nelle ultime ore anche il video girato subito dopo l'irruzione nella casa di Carnarvon. Nel filmato si vede la piccola in braccio a uno degli agenti, mentre un altro le parla e le chiede se sta bene. 

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