Clochard ordina da mangiare, la cassiera scopre che è il padre biologico

Signore e signori quella che state per leggere è una storia che ha dell'incredibile. La protagonista è una ragazza di 23 anni, cassiera in un autogrill di Post Falls, Idaho, nord-ovest degli Stati Uniti. Fin da quando era piccolissima Shoshannah Hensley si è chiesta che fine avesse fatto suo padre, scomparso nel nulla quando lei aveva solo tre anni.

La risposta è arrivata una domenica qualunque in un modo del tutto casuale. Shoshannah stava servendo come sempre nella stazione Exxon, quando alla cassa di è avvicinato un senzatetto. L'uomo ha ordinato porgendole la sua tessera del welfare statunitense.

Shoshannah è rimasta di sasso. "Qual è il tuo secondo nome?" ha chiesto all'uomo. "Eugene". A quel punto, racconta la ragazza, "con le gambe che mi tremavano gli ho detto che lui era il mio padre biologico, l'uomo che cercavo da vent'anni".

Inutile dire che Brian Eugene Hensley era altrettanto emozionato. "Tremavamo entrambi - ha detto la giovane - eravamo increduli, continuavamo a dire 'Oh mio Dio'".

Superato lo stupore iniziale Shoshannah e Brian si sono abbracciati, hanno riso, pianto e tentato di ricostruire gli anni di vita passati lontani l'uno dall'altra. E dire che quell'uomo Shoshannah lo vedeva da tempo aggirarsi per Post Falls, senza sapere nulla. 

"Non avrei mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato", ha detto la ragazza. "Non avrei mai pensato di poter avere un giorno questa possibilità, anche solo per vedere che aspetto avesse". 

Dal canto suo Hensley ha raccontato in lacrime: "Non voglio piangere ma quando perdi un figlio ti senti vuoto. Adesso ho intenzione di esserci sempre. Costi quel che costi".