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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'Avana, ripartono i colloqui di pace Colombia-Farc

Il presidente Juan Manuel Santos ha avvisato da tempo i ribelli: "Questo processo di pace deve durare mesi, non anni"

Sono ripresi dopo cinque giorni di pausa all’Avana i colloqui di pace tra il governo e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc).  

Il presidente Juan Manuel Santos ha avvisato da tempo i ribelli: le Farc hanno un anno di tempo per trovare un accordo di pace. "Questo processo di pace deve durare mesi, non anni. Non si deve andare oltre il novembre 2013". I negoziati per porre fine alla tragedia sono iniziati in Norvegia il 18 ottobre scorso e poi si sono spostati a Cuba.

L'esercito di Bogotà si è rifiutato di aderire al cessate il fuoco, proclamato unilateralmente dai terroristi il 19 novembre e che dovrebbe restare in vigore per tutto il periodo natalizio, fino al 20 gennaio.

Almeno 20 guerriglieri delle Farc sono stati uccisi ieri nel corso di un bombardamento militare nel sudovest della Colombia. Lo rende noto una fonte dell'esercito. Il bombardamento - spiega il generale Leonardo Barrero - ha riguardato un campo delle Forze armate rivoluzionare della Colombia situato a Los Arrayanes, località rurale della provincia di Narino, alla frontiera con l'Ecuador.

Il governo ha specificato come l'esercito continuerà a combattere militarmente i ribelli fino a che non verrà siglato un accordo in cui le Farc rinunciano alla lotta armata. In un comunicato letto prima dell'inizio della seconda fase dei negoziati, il portavoce delle Farc, marco Leon, ha detto che "ci vorrà del tempo prima di poter raggiungere un accordo. E' normale che all'inizio dei colloqui le due parti siano distanti".

Il conflitto ha causato la morte di circa 600mila persone in Colombia, da quando le Farc vennero fondate nel 1964.

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