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Mercoledì, 24 Aprile 2024
CORNO D'AFRICA / Eritrea

Colpo di stato fantasma in Eritrea, ad Asmara regna la calma

Un gruppo di militari ha tentato di prendere il controllo della televisione di Stato ad Asmara, ma le ricostruzioni sono discordanti. L'Eritrea è uno dei paesi più repressivi e chiusi al mondo

Arrivano notizie frammentarie e discordanti dal Corno d'Africa. Ieri in Eritrea un commando di 200 militari, con aluni carri armati, hanno circondato il Ministero dell’Informazione e di fatto preso il controllo della televisione di Stato ad Asmara. L'obiettivo dei golpisti sarebbe la liberazione di tutti i prigionieri politici da parte del governo di Isaias Afewerki. L'Onu stima che i prigionieri politici in Eritrea siano tra i cinquemila e i diecimila.

Un diplomatico europeo ad Asmara ha detto all'agenzia di stampa AFP che il gruppo di militari ribelli aveva lasciato l'edificio del ministero e non vi era alcuna presenza militare visibile.

Il sito web Awate sostiene che il raid è stato condotto da un comandante dell'esercito, che preme per un cambiamento politico.

L'Eritrea è uno stato "a partito unico" sin dall'indipendenza nel 1993. Il governo è stato criticato dagli attivisti dei diritti umani, che raccontano come l'Eritrea sia uno dei paesi più repressivi e chiusi al mondo. La televisione di Stato è tornata a trasmettere regolarmente. I soldati dissidenti chiedono che venga applicata la Costituzione del 1997 e la liberazione dei prigionieri politici.

L'esperto di cose eritree Vincent Leonard ha detto all'agenzia di stampa AP che la trasmissione della dichiarazione dei militari è stata interrotta dopo la lettura di sole due frasi. Yemane Gebremeskel, un consigliere in carica del presidente, dice che la calma regna ad Asmara. L'ambasciatore eritreo in Sud Africa, Salih Omar, ha detto ad AP che non vi era alcun segno di un colpo di stato "o di qualsiasi altro segno di rivolta".

Isaias Afewerki, che è al potere dal 1993, non tollera le voci critiche e non permette l'esistenza dei partiti di opposizione, giornalismo indipendente o di organizzazioni della società civile.

Il quotidiano Atlas ha contattato alcune sue fonti nella capitale eritrea, che hanno smentito l'ipotesi di un golpe riuscito. La città, dicono, è tranquilla e la televisione di stato ha ripreso le normali trasmissioni.  Un’altra fonte, ieri notte, ribadiva sempre ad Atlas che in città non vi era “niente di anormale, se non il rumore dei carri armati per le strade”.

La ricostruzione più realistica appare la seguente: un centinaio di soldati ha circondato la sede dell'emittente televisiva di stato e ha tentato di far leggere in diretta un comunicato in cui erano presenti una serie di richieste politiche. Più che un golpe, una ribellione, fallita, di uno sparuto gruppo di militari.

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