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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Colpo di Stato in Turchia contro Erdogan: scontri tra civili e militari

Ad Istanbul carri armati si sono schierati intorno al perimetro dell'aeroporto internazionale 'Kemal Ataturk'. Una parte dellʼesercito si ribella ad Erdogan, il premier: "Scendete in piazza e ribellatevi ai militari". Spari e scene da guerra civile su uno dei ponti sul Bosforo. Assalto a una sede della polizia ad Ankara: 17 poliziotti uccisi

Con un proclama letto alla tv di Stato, occupata dai militari, lo stato maggiore delle forze armate ha annunciato di aver "preso il potere" in Turchia. Dalla tv di Stato Trt i golpisti che hanno dichiarato di aver preso il potere e che la Turchia è ora sotto il controllo di un "Consiglio della Pace" che assicurerà la sicurezza della popolazione. Sempre la rete Trt ha annunciato che una nuova costituzione sarà preparata a breve.

I GOLPISTI. Uno dei generali dell'Esercito più alti in grado, Umit Dundar, ha liquidato gli insorti come "una minoranza che non rappresenta" le Forze Armate turche. Secondo i media locali almeno diciassette poliziotti turchi fedeli al presidente Erdogan sarebbero rimasti uccisi in scontri con i militari golpisti ad Ankara. Un caccia F-16 avrebbe invece abbattuto un elicottero a bordo del quale c'erano militari golpisti. Soldati golpisti hanno aperto il fuoco sui civili che tentano anche a mani nude di bloccare i carri armati nelle strade di Istanbul. 

ERDOGAN PARLA ALLA NAZIONE DA UN TELEFONINO. Il presidente turco è apparso in tv solo grazie ad un collegamento in videochiamata da un telefonino è ha chiesto al Paese di non cedere ai golpisti. "Scedente in piazza e ribellatevi ai militari". 
Recep Tayyip Erdogan in fuga dalla Turchia ha richiesto a varie cancellerie europee e mediorientali asilo politico rifiutando di atterrare nello spazio aereo della Turchia sotto il controllo dei militari. Nel messaggio dal telefonino l'invio a "una rivolta di una minoranza dell'esercito. La Nazione deve serrare i ranghi e difendere il Paese, la democrazia ed il Governo, Scendete in piazza e date la vostra risposta ai golpisti. Il popolo deve resistere e ribellarsi e respingere quello che è a tutti gli effetti un colpo di stato militare".

Erdogan parla in diretta via Facetime: il video

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COPRIFUOCO IN TUTTA LA TURCHIA. L'esercito ha chiuso l'accesso a due ponti sul Bosforo a Istanbul. Mentre colpi di arma da fuoco sono stati sentiti ad Ankara ed elicotteri militari e F-16 stanno sorvolando a bassa quota la capitale turca, dove inoltre in strada sono scesi i carri armati dell'esercito. 

BLOCCATO L'AEROPORTO ATATURK - Carri armati per le strade di Istanbul, oltre che ad Ankara, e fonti locali riferiscono che i social media Facebook e Twitter sono stati bloccati nella capitale turca. Tutti i voli in arrivo ed in partenza dallo scalo Ataturk a Istanbul. L’aeroporto Ataturk sarebbe stato bloccato e tutti i voli sarebbero stati cancellati.

Colpo di Stato in Turchia, le prime immagini da Twitter

GIALLO SULLA SORTE DEL PRESIDENTE ERDOGAN. Il primo ministro turco Binali Yildirim sostiene che il  tentativo di golpe sarebbe stato portato avanti solo da una parte delle forze armate mentre il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan non sarebbe fuggito all'estero ma, al contrario, sarebbe in volo alla volta di Istanbul. "Il nostro presidente non è un uomo che si arrende - ha detto il vice primo ministro turco Veysi Kaynak all'emittente televisiva 'Cnn Turkey'  - In questo momento si sta dirigendo verso l'aeroporto 'Ataturk' di Istanbul", il maggiore del Paese". Lo scalo è peraltro circondato dai carri armati dei militari golpisti. 

SPARI CONTRO I MANIFESTANTI

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"GUERRA CIVILE" - Dopo l’appello del presidente Erdogan a “resistere”, centinaia di turchi sono scesi in piazza contro i golpisti a Istanbul e Ankara. Nelle immagini trasmesse in diretta da uno dei ponti sul Bosforo, che uniscono la parte europea di Istanbul con quella asiatica, si registrano spari e scene di guerra civile: molti i cittadini che si oppongono con fischi slogan ai militari che sparano in area in direzione della folla.

L'APPELLO DEI MUEZIN - Dalle moschee in Turchia i müezzin invitano il popolo a scendere in piazza per rispondere all'appello del presidente Recep Tayyip Erdogan di resistere al golpe militare. Erdogan è il leader dell partito islamico moderato Akp al potere dal 2003, prima come premier e dal 2014 come presidente. Secondo i suoi critici, i militari ed i giudici, custodi della laicità dello Stato fondato nel 1923 da Mustafa Kemal Ataturk, Erdogan sta progressivamente riportando la Turchia ad uno stato confessionale.

ANCHE LE OPPOSIZIONI LAICHE CONTRO I GOLPISTI - Le principali forze di opposizione laiche della Turchia si sono schierate contro il tentativo di golpe in atto da parte del sedicente Consiglio per la Pace e la Democrazia, istituito da militari ribelli. Attraverso il proprio segretario, Kemal Kilicdaroglu, i socialdemocratici del Chp hanno dichiarato infatti che il Paese "ha gia' sofferto troppo per i colpi di stato". A sua volta Devlet Bahceli, ex vice premier e segretario generale dei nazionalisti dell'Mhp, ha espresso telefonicamente il proprio sostegno al primo ministro Binali Yildirim. Frattanto uno dei generali dell'Esercito più alti in grado, Umit Dundar, ha liquidato gli insorti come "una minoranza che non rappresenta" le Forze Armate turche. Queste ultime da sempre si considerano custodi del secolarismo in patria. 

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