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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il reportage / Ucraina

La controffensiva Ucraina: in prima linea tra i soldati che cercano di riconquistare Kherson

Kiev prova a riprendere il controllo della regione meridionale di Kherson: le voci raccolte da Today al fronte nel giorno in cui è stata avviata la controffensiva

Il comandante Validol dimostra meno dei suoi anni ed è gentile con gli ospiti ma risoluto con i suoi militari, che lo rispettano e lo seguono non appena impartisce un ordine. Validol ha iniziato la sua formazione militare a 14 anni ed ora è un maggiore dell'esercito ucraino. Si trova sul fronte di Kherson. Lo abbiamo raggiunto lunedì 29 agosto, proprio il giorno in cui è scattata la controffensiva ucraina per riconquistare la regione meridionale occupata dalla Russia a marzo.

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"La guerra, per me, è iniziata nel 2014 a Donetsk", dice il comandante, intervistato dall'attivista Olena Kozlovska mentre i suoi uomini e le sue donne preparano la battaglia: "Questo è il nostro territorio. La nostra gente è molto motivata. Noi siamo di fronte a un bivio: o perdiamo tutto o vinceremo. E quindi vinceremo". E, rivolgendosi all'opinione pubblica europea e italiana, suggerisce di "ascoltare meno la propaganda russa" e tenere presente che questa guerra, o 'operazione speciale' come la chiamano in Russia, è iniziata molti anni fa in Donbas: "L'hanno iniziata nel 2014, e ho visto tutto con i miei occhi".

La tiktoker

Sul fronte si trova anche Akula, che significa squalo. È una ragazza e una tiktoker abbastanza seguita in Ucraina. "Vinceremo? Certo, non potrebbe essere altrimenti", dice: "Negli ucraini scorre il sangue del popolo libero". E alle donne come lei, che però non possono prendere parte ai combattimenti, lancia un messaggio: "Possiamo avere diversi fronti ma un unico scopo". La resistenza ucraina è fatta di armi, ma anche di tanto altro. La partecipazione della popolazione a diverse attività di supporto è stata spesso citata come esempio della volontà di tutto il popolo di non farsi sopraffare. "Alle prossime generazioni - conclude Akula - auguro e dico di amare l'Ucraina. 'Combattete e vincerete'". Una celebre citazione del poeta nazionale, Taras Shevchenko.

Il paramedico

Al fronte è stata allestita anche una struttura d'emergenza per curare i feriti. "Prima avevamo solo un medico per trenta persone", spiega Oleksandr Shevchuk, paramedico in servizio: "Ora ho due aiutanti e stiamo formando altri medici. Il nostro lavoro dipende molto dal tipo di giornata: ci sono giorni con zero feriti e giorni in cui ne arrivano anche tre o quattro. Se non abbiamo feriti, andiamo a dare una mano ad altre strutture. L'emergenza non è necessariamente dove siamo noi". Negli ultimi giorni, caratterizzati da una fase di attacco, ci sono stati quattro feriti di cui uno grave: "Stavano viaggiando su una strada", dice, "e sono finiti su una mina, che è esplosa". 

"Prima avevamo solo un medico, ora è cambiato tutto": l'intervista

Le interviste al fronte sono state realizzate da Olena Kozlovska. Il montaggio è di Giampaolo Mannu

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