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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Crisi in Nordcorea, Seul testa un nuovo missile: "Abbiamo un piano per uccidere Kim"

Nome in codice "Spartan 300". Alle unità delle forze speciali sudcoreane è affidato il compito di eliminare il dittatore o, in alternativa, "decapitare" i vertici militari

SEUL (Corea del Sud) - Primo test del nuovo missile a lungo raggio Taurus, risposta alla minaccia nucleare di Pyongyang da parte dalla Corea del Sud. L’Aeronautica di Seul ha annunciato che il missile terra-aria di fabbricazione tedesca può colpire con precisione obiettivi in Corea del Nord anche se lanciato dalla zona centrale del Sud della Penisola.

Nel frattempo aumenta il pressing su Pyongyang nel tentativo di indurre il regime a sedersi al tavolo del negoziato: il governo di Seul ha pubblicamente parlato del piano per far fuori il giovane dittatore, Kim Jong-un. Lo ha fatto il ministro della Difesa, Song Young-moo; ed è un tentativo -spiegano gli esperti- di portare alla trattativa il riottoso leader.

"La migliore deterrenza che possiamo avere, oltre ad avere un nostro arsenale nucleare, è spaventare Kim Jong-un per la sua vita", ha spiegato al New York Times il generale a 3 stelle in congedo Shin Won-sik, fino al 2015 capo stratega militare di Seul. 

E' stato proprio il prestigioso quotidiano della 'grande mela' a rivelare il piano, raccontando l'audizione del ministro dinanzi ai deputati della Commissione Difesa. Alle unità delle forze speciali sudcoreane cui - dopo il primo test di un ordigno termonucleare (bomba H) domenica 3 settembre da parte di Pyongyang - è affidato il compito di eliminare il dittatore o, in alternativa, "decapitare" i vertici militari nordcorani si chiama 'Spartan 3000': l'unità è stata costituita e sarà pronta entro la fine dell'anno.

Song ha spiegato che i soldati addestrati potranno condurre operazioni oltre confine, oltre il 38esimo parallelo con elicotteri speciali e aerei da trasporto 'stealth' che possono penetrare i cieli nordcoreani di notte senza essere rilevati. E' assolutamente improbabile, fa notare lo stesso quotidiano statunitense, che un governo annunci pubblicamente di voler assassinare il capo di Stato di un Paese straniero, ma la Corea del Sud vuole evidentemente mantenere Pyongyang sull'orlo di una crisi di nervi e far temere il peggio al suo leader. La tecnica serve anche a convincere Kim ad accettare le molteplici offerte di dialogo avanzate dal presidente sudcoreano, Moon Jae-in. 

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