In Cina molte grandi città hanno già iniziato a riaprire scuole o università o si apprestano a farlo. A Shangai sono tornati in classe gli alunni dell’ultimo anno di medie e licei, mentre a Wuhan - epicentro dell’epidemia di coronavirus - le scuole riapriranno il 6 maggio. Chi riapre sta facendo molta attenzione naturalmente, rispettando rigorosamente il distanziamento sociale e facendo indossare dispositivi di protezione, e il timore di una nuova ondata di contagio è molto forte.

Ad Hangzouh, nella regione di Zhejiang, i piccoli alunni della Yangzheng Primary School sono tornati in classe dopo circa tre mesi di stop indossando degli speciali cappelli. 

I berretti, realizzati dagli stessi bambini, hanno delle aggiunte (fatte di cartone oppure con dei lunghi palloncini orientali orizzontalmente) che consentono di mantenere le distanze di sicurezza. Questi cappelli con le ali, creativi e allegri, permettono ai bambini di rimanere in classe o negli spazi comuni senza avvicinarsi oltre la distanza di sicurezza di circa 1.5 metro.

Le foto dei piccoli seduti nei loro banchi con indosso i copricapi da loro realizzati sono già diventate virali su Weibo e su altri social media. “Incoraggiamo gli studenti a indossare questi cappelli per stare ad almeno un metro di distanza gli uni dagli altri”, ha detto ai media locali il preside dell’istituto, il signor Hong.