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Giovedì, 28 Marzo 2024
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I 241 morti in un giorno spaventano la Spagna

È di gran lunga il numero più alto di vittime dall'inizio della seconda ondata di Covid-19. Stretta nel Regno Unito, dove il primo ministro Boris Johnson ha invitato l'opinione pubblica a dare prova di "disciplina e determinazione"

In Spagna le cose vanno male. Il ministero della Sanità spagnola ha annunciato che 241 persone sono morte a causa del coronavirus secondo il report delle ultime 24 ore: lo scrive El Pais. E' di gran lunga il numero più alto di vittime dall'inizio della seconda ondata di Covid-19. Non è chiaro se tutti i decessi corrispondano alle ultime 24 ore o se ne siano stati aggiunti alcuni di giornate precedenti che non erano stati conteggiati. Ma è lo stesso metodo di calcolo della prima ondata, quando in un singolo giorno si arrivò a contare 950 morti.

Aumentano i ricoveri in terapia intensiva in Spagna

Anche l'occupazione degli ospedali sta gradualmente aumentando: il 9,6% dei posti letto è occupato da pazienti con coronavirus. E la situazione peggiora nelle unità di terapia intensiva: "Ciò che accade nelle unità di terapia intensiva è un riflesso, a un paio di settimane di distanza, dal progresso delle diagnosi - commenta il quotidiano spagnolo - . Nonostante si rilevino molti più positivi rispetto a marzo - molti sono asintomatici e un buon numero è malato in maniera lieve -, con l'aumento dei casi rilevati, aumenta anche il numero di persone che necessitano di ricovero o terapia intensiva".

Da ieri e per due settimane circa 858.000 abitanti della regione di Madrid sono nuovamente sottoposti al lockdown: uscire di casa sarà consentito soltanto per andare al lavoro, per recarsi in farmacia e per andare a scuola. Il confinamento riguarda principalmente i quartieri e i comuni a sud della capitale spagnola: la decisione era stata annunciata venerdì dalla governatrice Isabel Diaz Ayuso dopo un incremento dei casi

Anche la Francia, dove “l'allarme rosso” riguarda ormai la metà del Paese, torna sopra i 10 mila nuovi contagi giornalieri dopo un weekend con numeri più contenuti. Inoltre all'Ecole centrale di Lione sono risultati positivi al Covid-19 252 studenti, su 513 persone sottoposte al tampone.

La stretta di Boris Johnson nel Regno Unito

Stretta nel Regno Unito, dove il primo ministro Boris Johnson ha invitato l'opinione pubblica a dare prova di "disciplina e determinazione" nel seguire le nuove regole sul coronavirus annunciate martedì. In discorso alla nazione trasmesso in tv, ha avvertito che il governo potrebbe spingersi anche oltre se le persone non si atterranno alle norme.

Johnson ha rimarcato che, malgrado la stragrande maggioranza abbia finora rispettato le misure, "ci sono state troppe violazioni". In Gran Bretagna, sebbene il numero dei morti di questa seconda ondata resti lontano da quello della primavera, il rimbalzo dei ricoveri in ospedale spaventa: Boris Johnson - allarmato dai 5000 contagi delle ultime 24 ore, picco da maggio, e dai segnali di tendenza ancor più gravi di Francia o Spagna - cerca stavolta di non ricascare nelle esitazioni imputate al suo governo all'inizio della fase acuta della pandemia, ripristinando subito restrizioni in serie e mettendo fine per 6 mesi o giù di lì alle speranze messe in moto da luglio di un qualche ritorno generalizzato alla normalità.

Le nuove norme potrebbero durare fino a sei mesi: le regole sui dispositivi di protezione individuale per il viso sono state ampliate e il numero di persone ammesse ai matrimoni è stato dimezzato. Pub, ristoranti e altri luoghi di ospitalità dovranno chiudere entro le 22, mentre anche le multe per la violazione delle norme aumenteranno a 200 sterline alla prima trasgressione.

Il nuovo lockdown nel Regno Unito (e l'incubo del Natale con Covid-19)

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