Sottomarini, navi e droni: la missione contro gli scafisti
Approvata dai ministri degli Esteri dell'Europa, inizia la prima fase della missione navale contro i trafficanti di uomini e donne nel Mediterraneo. Al via i pattugliamenti: cosa è EUNavFor Med
Si comincia subito: dopo l'approvazione dai parte dei ministri degli Esteri dell'Unione europea, comincia la prima fase dell'operazione navale che ha come obiettivo la lotta ai trafficanti di migranti nel Mediterraneo. Si chiama EUNavFor Med e sono pronti già navi, sottomarini, aerei da ricognizione e droni per aumentare i controlli sulle coste e raccogliere informazioni di intelligence. Tutto si svolgerà nel giro di una settimana, almeno secondo le previsioni dei funzionari di Bruxelles. In tutto la missione dovrebbe durare circa un anno.
IN COSA CONSISTE - La sua prima fase sarà quella dedicata allo scambio di informazioni, al pattugliamento in mare e al rafforzamento della vigilanza. Manca ancora una risoluzione Onu che possa a tutti gli effetti giustificare la totalità dell'operazione ma già i primi mezzi sono stati dispiegati. Lo scopo ultimo della missione è quello di distruggere i "barconi" nelle acque libiche, ma perché ciò avvenga bisognerà attendere l'ok del consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite.
In tutto le fasi dell'operazione saranno tre e la prima preparerà le successive. In queste è prevista una vera e propria "caccia" in mare aperto agli scafisti: in un primo momento la cattura dei trafficanti in acque internazionali e infine in acque e territori della Libia. Tutto ciò non esclude delle vere e proprie azioni sulla costa, ma per esserne sicuri bisogna aspettare l'ok dell'Onu.
PAESI COINVOLTI - A fornire i mezzi navali saranno Italia, Francia, Germania Regno Unito e Spagna, mentre Polonia e Slovenia si occuperanno dei velivoli che pattuglieranno la zona.
