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Giovedì, 28 Marzo 2024
le conseguenze / Cina

Aumento dei contagi e reparti affollati: i medici cinesi lavorano da positivi

Tante le strade deserte nelle diverse città cinesi, dove i residenti restano in casa e dove le linee telefoniche dedicate all'emergenza sanitaria restano senza risposta

Come la Cina sta affrontando la pandemia di Covid a distanza di una settimana dall'allentamento delle restrizioni anti virus? Strade vuote, ospedali affollati e medici sotto stress descrivono la difficile condizione in cui il paese è piombato dopo la decisione di cambiare strategia per azzerare il numero dei contagi. La Commissione sanitaria nazionale ha annunciato che nei bollettini quotidiani non verranno più registrati i casi asintomatici: per le autorità è ormai ”impossibile” tracciare la diffusione del coronavirus. 

Per questo le autorità invitano la popolazione a non recarsi in ospedale e non richiedere assistenza sanitaria, eccetto quando strettamente necessario. Annullate anche tutte le operazioni chirurgiche. Una decisione che pone a rischio la vita e la salute dei pazienti oncologici e dealizzati. A questo contesto di difficoltà si aggiunge la complessa condizione in cui gli operatori sanitari sono costretti a lavorare.

L'alto numero di ricoveri ha spinto gli ospedali a chiedere ai medici e infermieri di rimanere in corsia nonostante risultino positivi al Covid. Stando a quanto riportato da Reuters, alcuni ospedali di Pechino hanno fino all'80% del loro personale infetto, costretto comunque a lavorare a causa della carenza di personale che deve far fronte all'aumento dei contagi.

Ma l'acutizzarsi dell'infezione non sarebbe la conseguenza diretta dell'allentamento della politica Zero Covid. Ne è convinto il responsabile delle emergenze dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Michael Ryan, che ritiene che il peggioramento del quadro pandemico preceda ''di molto'' la revoca delle restrizioni anti virus.

Il sentimento di paura predomina tra i cittadini cinesi, spaventati per le conseguenze sociali dell'allentamento della politica Zero Covid. Da Pechino a Chongqing, nella Cina sud occidentale, passando a Zhengzhou, nella Cina centrale, molte aziende sono passate allo smart working a causa dei contagi. Tante le strade deserte nelle diverse città cinesi, dove i residenti restano in casa e dove le linee telefoniche dedicate all'emergenza sanitaria restano senza risposta.

Il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha teso una mano alla Cina, mostrando disponibilità del governo degli Stati Uniti ad assistere il gigante asiatico nell'epidemia se Pechino lo richiedesse. Proposta respinta al mittente: la Cina "sarà certamente in grado di superare il picco dei contagi senza problemi" grazie ai suoi "vantaggi istituzionali", ha risposto il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, all'offerta avanzata da Kirby. 

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