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Giovedì, 25 Aprile 2024
La paura di nuove restrizioni / Cina

Covid in Cina, Pechino ora teme un lockdown come Shanghai

Nel centrale distretto della capitale, Chaoyang, sono stati programmati test di massa per i 3,5 milioni di abitanti

Lo spettro del lockdown potrebbe abbattersi anche su Pechino, dove potrebbero essere fatti i passi percorsi nella città cinese di Shanghai, che vive dure restrizioni da almeno quattro settimane per combattere la diffusione del Covid-19. Nel centrale distretto della capitale, Chaoyang, sono stati programmati test di massa per i 3,5 milioni di abitanti, dopo che nella giornata di ieri 24 aprile sono stati registrati 51 nuovi casi in tutta la città, il numero più alto dall'inizio di questa nuova ondata epidemica. 

Il provvedimento, che prevede tre diversi test a distanza di due giorni (da oggi 25 aprile fino al 29) , ha fatto scattare il panico per l'introduzione di un lockdown. Nei quartieri occidentali sono stati chiusi i ristoranti, i locali e i cinema. 

Shanghai inasprisce ulteriormente le restrizioni per combattere il Covid

La municipalità di Pechino ha segnalato, invece, nelle ultime 24 ore 29 casi confermati di Covid-19. Pang Xinghuo, vice capo del governo locale, ha spiegato come dallo scorso 22 aprile si siano registrati 70 infezioni locali,  in gran parte (46) localizzati nel distretto di Chaoyang, sul versante est della città, uno dei più grandi e popolati della capitale cinese. Per la vice direttrice del Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie di Pechino c'è stata una diffusione "silenziosa" del coronavirus nella capitale cinese. "Oltre ai focolai precedentemente segnalati nelle scuole e nelle famiglie, sono stati aggiunti due nuovi focolai causati da assembramenti", si legge in una nota che cita Pang.

Il distretto di Chaoyang è quindi classificata come "zona ad alto rischio". Altri cinque quartieri, invece, sono stati classificati come a medio rischio per Covid-19, portando a sei il numero totale di aree a medio rischio nella capitale.
L'ufficio municipale per la cultura e il turismo ha sospeso i servizi di tour di gruppo all'interno di Pechino, aggiungendo che al ripristino delle attività i turisti dovranno esibire il referto di un tampone, eseguito nelle 48 ore precedenti, che attesta la negatività al Covid-19.

Pechino come Shanghai?

L'esperienza della megalopoli Shanghai ha spinto milioni di residenti a Pechino a aumentare le scorte, malgrado le rassicurazioni delle autorità cittadine sulla continuità degli approvvigionamenti. Già dalle prime ora del mattino sono comparse file davanti ai supermercati per l'acquisto di beni di prima necessità. Molti residenti del distretto di Chaoyang hanno acquistato tramite app di delivery diversi generi alimentari. 

Lockdown a Shanghai, rabbia per mancanza di cibo e restrizioni

L'aumento dei contagi nella capitale cinese ha provocato timori di un lockdown simile a quello in atto da settimane a Shanghai dove 26 milioni di persone sono bloccate in casa con grosse difficoltà nell'approvvigionamento di cibo e generi di prima necessità. Nelle ultime 24 ore, nell'hub finanziario si sono registrati 16.983 casi asintomatici mentre i sintomatici sono saliti a 2.472; inoltre ci sono stati 51 decessi (di 84,2 anni di età media e quasi tutti con gravi patologie), che porta il totale dei morti per Covid a 4.776 nel Paese dall'emergenza Covid scoppiata due anni fa.

La Cina ha optato la politica 'tolleranza zero' al virus, ribadita dal presidente cinese Xi Jinping. La strategia, che sembra aver funzionato negli ultimi due anni, ha avuto oneri sociali ed economici pesanti, sembrando ora poco efficace con le varianti, come la Omicron.

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