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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Grattacieli mai finiti, aeroporti abbandonati e città fantasma: viaggio nella crisi della Spagna

Tre simboli dei 10 anni di follia edilizia che hanno segnato per sempre la Spagna. Un grattacielo da record mai terminato, un aeroporto gigantesco dove non è quasi mai atterrato un aereo e una città fantasma annichilita dalla crisi del settore immobiliare

Doveva essere il più alto edificio residenziale di tutta Europa. Un monumento perfetto per gli anni del boom, quando l'industria delle costruzioni ha contribuito a far sì che l'economia spagnola registrasse tra i più alti tassi di crescita nel mondo intero.

Oggi il grattacielo "In Tempo" a Benidorm è diventato suo malgrado una perfetta metafora dei 10 anni di follia edilizia che hanno ridotto il paese in ginocchio. Ma la "sbronza" spagnola non riguarda solo l'edilizia abitativa. Un altro simbolo perfetto delle manie di grandezza che hanno causato incalcolabili danni all'economia di Madrid è l'aeroporto di Ciudad Real. Enorme, ma inutile e in mezzo a una zona sempre più spopolata.

Per non parlare delle tante città fantasma, come Sesena, non lontano da Madrid, rovinate dal crollo del mercato immobiliare.

IL GRATTACIELO - Già è sorprendente il fatto che il grattacielo residenziale più alto d'Europa sorga in una località che, nonostante un boom del turismo negli ultimi decenni, rimane una piccola città della costa spagnola. Se ci aggiungiamo che la costruzione non è mai stata nemmeno terminata, la vicenda è ancora più assurda.

Il discusso grattacielo di Benidorm

Le due torri identiche alte 200 metri che ospitano 269 appartamenti sono ora sotto la responsabilità di una cosiddetta "bad bank" creata per consolidare gli asset tossici delle banche di risparmio in bancarotta.  La maggior parte di questi beni sono costituiti da beni invenduti o nemmeno finiti di costruire durante il boom. La banca, il cui nome completo è Sociedad de Gestión de Activos de la Restructuración Bancaria (Sareb), ha preso in carico il debito di 54 milioni di euro della Caixa Galicia, la banca che ha finanziato gli appartamenti nel 2005. In un chiaro esempio di incoscienza bancaria che era diventato la norma in quegli anni, Caixa Galicia ha offerto all'azienda Olga Urbana 93 milioni di euro per costruire la torre.

Benidorm ha così tanti palazzoni che vista dall'alto assomiglia più a Hong Kong che alla città di pescatori di una volta. Nonostante questi grattacieli, il grattacielo "In Tempo", che ha 47 piani, è visibile da sei chilometri di distanza. I problemi che hanno perseguitato questa costruzione sono innumerevoli.

Nel 2011, 13 lavoratori sono rimasti feriti, due dei quali in modo grave, quando un ascensore è crollato. L'anno scorso i lavoratori, irritati dai pagamenti sempre in ritardo, hanno rifiutato di entrare a lavorare nel sito a meno di non ricevere tutti i pagamenti arretrati. L'edificio doveva essere completato nel 2009. E' finito solo al 94%. Tra i molti problemi, c'è una lunga lista di creditori e la rabbia dei proprietari degli 80 appartamenti che sono stati venduti sulla carta. I restanti appartamenti andranno sul mercato a un prezzo inferiore con Sareb dicendo che è disposto ad ascoltare eventuali proposte.

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La "bad bank" spera ancora che ci siano acquirenti stranieri interessati ad acquistare il "pacchetto completo", ma a quanto pare alcuni sarebbero disposti a fare quest'investimento solo se non ci fossero gli inquilini che già ci vivono. Sono centinaia di migliaia in Spagna gli appartamenti invenduti e costruiti solo a metà. Ma il problema non riguarda solo le costruzioni abitative.

L'AEROPORTO - L'aeroporto di Ciudad Real ha una pista in grado di accogliere il gigante dei cieli, l'Airbus A380. Il problema è che i giganti dei cieli qui non si sono mai visti. Lo scalo è costato un miliardo di euro, ed era stato progettato per soddisfare il boom economico della Spagna. Doveva essere collegato tanto alle coste quanto alle grandi città grazie ai treni ad alta velocità. E' rimasto tutto sulla carta.

L'aeroporto di Ciudad Real

Il terminal passeggeri è progettato per poter servire un massimo di 10 milioni di passeggeri all'anno e le strutture adibite al cargo possono contenere un massimo di 47,000 tonnellate annuali.

L'aeroporto è inattivo da due anni a questa parte. Lo scalo di Ciudad Real è stato un simbolo di ricchezza della Spagna moderna. Per molti mesi gli unici voli erano quelli di jet privati. Terminato nel 2008, ha aperto completamente nel 2009. Doveva servire sia Madrid sia la costa andalusa, raggiungibili in treno in 50 minuti. Tutto solo in teoria.

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Il governo regionale socialista ha speso milioni per la promozione del progetto, con campagne pubblicitarie imponenti. Ma nell'ottobre 2011 anche la Vueling ha detto basta e nessun aereo di linea si è più visto da queste parti. L'aeroporto è rimasto aperto per altri sei mesi, il personale aveva a che fare solo con qualche manciata di aerei, sempre solo, privati.

L'aeroporto fantasma non è l'unico del paese. Ancora peggio è Castellon, dove nessun aereo era mai atterrato o decollato prima che lo scalo fosse chiuso, forse per sempre.

La penisola iberica è anche disseminata di 'città fantasma', dove ci sono interi isolati di appartamenti vuoti, alloggi costruiti durante gli anni del boom del paese che sono poi stati lasciati abbandonati

LA CITTA' FANTASMA - Un esempio è Sesena, soprannominata all'epoca la Manhattan di Madrid per i suoi alti palazzi e la vicinanza alla capitale, dove avrebbero dovuto vivere secondo i piani iniziali 30.000 persone.

Sesena, la città fantasma

Delle 13.000 case progettate, ne son state costruite solo 5.100. La maggior parte sono disabitate. Il crollo del mercato immobiliare della Spagna e l'implosione economica hanno trasformato quella che doveva diventare un vibrante paradiso di periferia per giovani coppie con bambini in uno dei monumenti più visibili del disastro spagnolo. Le città fantasma moderne sono diventate un elemento comune del paesaggio spagnolo, gusci abbandonati lasciati a decomporsi lentamente.

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