Il rischio nucleare dopo il crollo della diga: "Apocalisse d'acqua su Kherson"
Le forze di occupazione russe hanno fatto saltare in aria la centrale idroelettrica di Kahovka, nell'Ucraina meridionale precludendo di fatto la controffensiva di Kiev sul fronte Sud: l'intera zona trasformata in una immensa palude: a rischio anche i rifornimenti per la centrale nucleare di Zaporizhzhia
Le forze di occupazione russe hanno fatto saltare in aria la centrale idroelettrica di Kahovka, una delle più grandi del mondo. La costruita nel 1956 sul fiume Dnipro la diga conteneva circa 18 milioni di metri cubi di acqua importantissimi per tre ragioni fondamentali:
la centrale nucleare di Zaporizhzhia utilizza l'acqua del bacino idroelettrico per raffreddare i reattori;
la stessa centrale idroelettrica forniva elettricità a oltre 3 milioni di persone in Ucraina ed è una infrastruttura cruciale per il Paese; d
al bacino di Novaya Kakhovka parte il canale che rifornisce d'acqua la penisola della Crimea.
Le forze militari russe potrebbero aver deciso di far saltare la diga per coprire la loro ritirata dalla riva destra del Dnipro e impedire o ritardare l'avanzata dell'Ucraina attraverso il fiume. Un crimine contro l'umanità che provocherà l'inondazione di decine e decine di villaggi come mostrato da complesse simulazioni. Le prime immagini che arrivano dall'Ucraina mostrano i primi allagamenti nella zona di Kherson. Un aspetto da considerare: decine di migliaia di persone nella Crimea occupata rischiano di restare senza acqua: una conseguenza che dal Cremlino pare sia stata ritenuta un danno collaterale.
Ucraina, squarcio nella diga della centrale di Kakhovskaya: "Rischio inondazioni"
Piovono accuse incrociate tra Kiev e Mosca, ma la strategia della "terra bruciata" era già stata usata in passato dall'esercito russo. Diversi analisti internazionali ritengono l’esplosione della diga come elemento cruciale per impedire la controffensiva.