Cuba, Raul Castro apre ad un "dialogo con gli Usa"

Il leader cubano Raul Castro ha dichiarato di essere disposto a dialogare con gli Stati Uniti. Il presidente ha pronunciato queste parole proprio in occasione delle celebrazioni per il 59esimo anniversario dell'assalto al Cuartel Moncada, evento che tradizionalmente rappresenta l'inizio della Rivoluzione cubana guidata da Fidel Castro. 

"Rapporto alla pari" - Raul si è detto disposto a partecipare ad una “conversazione tra pari”. “Qualsiasi giorno vogliano, il tavolo è pronto” ha confermato il presidente, come riferisce la Bbc.

Il premier ha fatto sapere di essere aperto qualsiasi argomento di discussione, “dalla democrazia ai diritti umani ecc. Ma deve essere un dialogo tra pari, perchè noi non siamo la colonia di nessuno”.

Il fratello del Lider Maximo ha fatto anche qualche battuta aggiungendo che, se gli Stati Uniti vogliono un confronto, Cuba è disposta a sfidarli a baseball o in qualche altro sport. “Meglio però il baseball, dove qualche volta vinciamo noi e altre loro”, ha ironizzato il premier. 

Raul ha sottolineato come Cuba rimarrà indipendente e libera, immune dalle rivolte che hanno avuto luogo in Libia e in Siria e che, secondo il presidente, sono state orchestrate da forze straniere.

Parlando di politica interna, Castro ha dichiarato che le riforme sociali ed economiche verranno introdotte “piano piano”. 

Tra i due paesi non ci sono relazioni diplomatiche da circa mezzo secolo. Nei giorni scorsi Washington aveva criticato pesantemente L'Avana per l'arresto di alcuni attivisti, fermati durante il funerale del dissidente politico Oswaldo Paya, rilasciati proprio ieri. 

I rapporti tra i due paesi sono quindi lontani dall'essere distesi, come mostra la nota rilasciata dal vice presidente Jose Ramon Machado Ventura, che si è nuovamente schierato contro la base navale americana di Guantanamo. “Continueremo a combattere contro questa violazione” ha scritto il vice premier. “Non smetteremo mai di cercare di riconquistare questo pezzo di terra”.