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Martedì, 16 Aprile 2024
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Nardi-Ballard e le due sagome viste sullo Sperone Mummery: cosa sappiamo finora

L'alpinista di Latina è disperso dal 24 febbraio insieme al britannico Tom Ballard. Domani ci sarà una nuova esplorazione lungo la via Mummery

Continuano le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard, i due alpinisti dipersi dal 24 febbraio scorso mentre erano impegnati nella scalata invernale del Nanga Parbat, montagna pakistana di 8126 metri. Quando ormai le ricerche sembravano arrivate ad un punto morto, lo staff di Daniele Nardi ha comunicato su facebook che dalle osservazioni col telescopio sarebbero state individuate due sagome sulla montagna. 

"Alex (Txikon, ndr) ci comunica che ieri dal campo base ha individuato due sagome sulla montagna - si legge nel post -; da questa mattina all'alba, stanno operando per effettuare osservazioni approfondite della parete". "All'arrivo degli elicotteri, previsto a breve, sarà avviata una esplorazione lungo la via Mummery per la valutazione ravvicinata di alcune immagini del telescopio", prosegue lo staff. "Grazie a tutti coloro che stanno partecipando in modo attivo alle ricerche di Daniele e Tom in primis gli alpinisti impegnati al Nanga Parbat e un grazie infinito va a tutti voi che ci state sostenendo con aiuti e tanto affetto".

Rinviata la perlustrazione con gli elicotteri

Più tardi è arrivata però comunicazione che "gli elicotteri non sono riusciti a portarsi al campo base del Nanga Parbat poiché dirottati per un altro obbiettivo di motivo militare. Siamo costretti a rimandare le operazioni programmate per oggi a domani - si legge sulla pagina facebook di Daniele Nardi -, sperando che le previsioni metereologiche e le condizioni militare permettano di volare al Nanga Parbat. Alex Txikon e tutta la sua squadra è giunta al villaggio di Ser dove passeranno la notte e direttamente da li verranno prelevati dagli elicotteri".

Nardi-Ballard e quelle due sagome viste sullo sperone: cosa sappiamo finora

Le due sagome sarebbero state individuate sulla via che porta allo Sperone Mummery. Secondo il sito Montagna Tv - che in materia di alpinismo è molto attendibile - Txikon avrebbe inviato le immagini delle sagome fotografate "alla famiglia, a Agostino Da Polenza e all’ambasciatore Pontecorvo e la loro osservazione ha convinto tutti dell’alta probabilità che si trattassero di Daniele e Tom individuati nella parte rocciosa dello Sperone MummeryCertamente da escludere una valanga".

Ricordiamo che l'ultimo contatto con i due alpinisti risale al 24 febbraio scorso, quando in Pakistan era già sera ed i due stavano fuori dalla tenda del Campo 4, a circa 6000 metri di altezza. Poi più nulla. 

Daniele Nardi Tom Ballard, Nanga Parbat-3

Il Nanga Parbat

Il Nanga Pàrbat (8126 metri) è la nona montagna più alta della Terra ma insieme al K2 è considerata una delle più difficili da scalare ed è il secondo ottomila (dopo l'Annapurna) per indice di mortalità. La prima ascensione risale al 1953, ma fino al 2016 la vetta del Nanga è rimasta inviolata in inverno. La prima ascensione invernale è stata portata a termine da una spedizione composta dall'italiano Simone Moro, dallo spagnolo Alex Txicon e dal pakistano Ali Sadpara. I tre hanno raggiunto la vetta il 26 febbraio del 2016. Txicon e Sadpara sono attualmente impegnati nelle ricerche di Nardi e Ballard. 

L’anno scorso il polacco Tomek Mackiewicz e l’alpinista francese Elisabeth Revol hanno bissato l’impresa, ma la spedizione è costata la vita a Mackiewicz che dal Nanga non è mai più tornato.

I tentativi di Daniele Nardi sul Nanga Parbat

Nardi ha tentato più volte di scalare il Nanga Parbat. La sua ambizione era quella di passare per lo sperone Mummery, ma nel 2015 insieme ad Alex Txikon e ad Ali Sadpara tentò di arrivare in vetta anche dalla via normale. I tre alpinisti riuscirono ad arrivare a soli 300 metri dalla vetta ma a causa di un errore di orientamento furono stati costretti a tornare indietro al C4. Il mal di montagna che colpì Sadpara sancì poi la fine della spedizione. 

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