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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cinque anni fa l'attentato / Malta

Daphne Caruana Galizia: condannati a 40 anni di carcere gli esecutori dell'omicidio

A sorpresa, a poche ore dall'inizio del processo, con una svolta clamorosa i due fratelli Degiorgio hanno ammesso le proprie responsabilità. "Si è aperto uno squarcio tra le nubi", ha commentato a caldo Paul Caruana Galizia, uno dei figli di Daphne

Il 16 ottobre 2017 la giornalista Daphne Caruana Galizia, 53 anni, viene uccisa dall'esplosione provocata da una bomba collocata all'interno della sua auto. Stava lasciando la sua casa a Bidnija, Malta, quando la bomba è esplosa senza lasciarle scampo. Aveva fondato uno dei blog più seguiti di Malta, era impegnata in varie inchieste sulla corruzione, tra cui quella sui “Panama Papers” e i legami con il governo maltese, che le costò la vita. Ieri, praticamente a 5 anni esatti dalla sua morte, è iniziato il processo contro i fratelli Degiorgio - George, 58 anni e Alfred, 56 - accusati di omicidio volontario, possesso illegale di esplosivi, associazione a delinquere, promozione e favoreggiamento di una cospirazione criminale e cospirazione attiva insieme ad altri per uccidere.

A sorpresa, a poche ore dall'inizio del processo, con una svolta clamorosa hanno ammesso le proprie responsabilità; hanno deciso di revocare la loro dichiarazione di "non colpevolezza" - depositata in tribunale venerdì mattina - in cambio di una sentenza più clemente. Entrambi si sono dichiarati colpevoli di tutte e sei le accuse che hanno dovuto affrontare. "Si è aperto uno squarcio tra le nubi", ha commentato a caldo Paul Caruana Galizia, uno dei figli di Daphne. Sono stati condannati a 40 anni di carcere dal giudice Edwina Grima, che ha scelto di rispettare i termini di un patteggiamento raggiunto tra gli avvocati difensori e l'accusa.  Il tribunale ha inoltre condannato ciascuno di loro a pagare 43.000 euro di spese entro tre anni e ha ordinato la confisca dell'equivalente di circa 50.000 euro ciascuno di proventi penali. 

La condanna a 40 anni significa che i fratelli potrebbero evitare di trascorrere il resto della loro vita in prigione, rischio che avrebbero affrontato se ritenuti colpevoli alla fine del processo. Questo perché, tenendo conto della buona condotta, i fratelli Degiorgio potrebbero uscire dal carcere dopo aver scontato poco meno di 25 anni.  A oggi, quattro persone hanno confessato il loro ruolo nell'attentato alla giornalista: i due fratelli, il loro complice Vince Muscat e l'intermediario confessato Melvin Theuma.  Theuma afferma che l'omicidio è stato commissionato dall'uomo d'affari Yorgen Fenech, che deve ancora essere processato. Fenech nega le accuse. Robert Agius, noto come Ta' Maksar, e Jamie Vella sono separatamente accusati di aver fornito la bomba usata per uccidere Caruana Galizia. Anche loro negano qualsiasi coinvolgimento. 

I fratelli Degiorgio erano stati arrestati ai primi di dicembre 2017, appena 42 giorni dopo l'omicidio grazie al lavoro congiunto delle polizie di mezzo mondo, a cominciare da Fbi, Europol, Scotland Yard, nonché quelle di Italia, Finlandia, Olanda e Francia.

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