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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L’uomo che ha aperto il giardino di casa sua ai senzatetto (tra le proteste dei vicini)

L’iniziativa di Darin Mann, attivista di Salt Lake City. Alcuni residenti si sono presentati da lui per dare un mano, altri invece hanno storto il naso. Lui ribadisce: “Ogni persona merita di essere trattata con dignità e aiutata quando ne ha bisogno"

Su LinkedIn Darin Mann si definisce una persona “estremamente motivata con un forte desiderio di imparare ma anche di insegnare” e uno dei suoi più grandi desideri “è creare un movimento per il cambiamento che ispiri un futuro migliore in cui tutti possano prosperare”. Trentunenne direttore di una cooperativa agricola urbana a Salt Lake City, "democratico socialista" e sostenitore di Bernie Sanders, da qualche settimana il suo nome è salito agli onori delle cronache negli Stati Uniti per un’iniziativa insolita che sta facendo molto scalpore: Mann infatti ha aperto il cortile di casa sua ai senzatetto, offrendo loro non solo un riparto e un posto sicuro dove stare ma anche un modo per reinserirsi nella società, facendo volontariato nella cooperativa.

Un’idea che Mann ha lanciato a metà gennaio, in risposta alla chiusura di alcuni centri per senzatetto a Salt Lake City, e l’ha messa in pratica sfruttando il cortile della propria abitazione nel quartiere residenziale di Fairpark, dando vita al “Village Camp”, che finora ha ospitato fino a una quindicina di persone in tende da campeggio: possono entrare in casa per usufruire del bagno e hanno accesso a pasti caldi, medicine e donazioni, e sono invitati a impegnarsi come volontari nell’attività della cooperativa. “Quello che vorrei è rompere questo stereotipo che li vuole buoni solo a chiedere l’elemosina”, ha detto Mann parlando dei senzatetto che sta ospitando. “Sono veramente resilienti e a loro piace davvero dare un mano in giardino e non solo e sono molto rispettosi”, ha aggiunto. 

Il Village Camp è uno spazio sicuro per queste persone, dove non devono preoccuparsi di venire derubati o aggrediti o essere costretti a fuggire all'improvviso. “Credo sia molto meglio avere qualcuno che mette a disposizione il proprio cortile e persino la propria casa a chi ha bisogno . È una atto di compassione, quasi. Aprire le proprie case e rischiare la propria libertà e sicurezza per aiutarci a stare al sicuro”, ha detto uno dei senzatetto che Mann ha ospitato al Salk Lake Tribune come si vive al Village Camp.

La reazione del quartiere al Village Camp di Darin Mann: non tutti sono con lui

L’iniziativa del giovane ha fatto storcere il naso a diversi membri della sua comunità. Se qualcuno di loro, quando ha visto le tende iniziare a popolare il cortile di casa Mann, non ci ha pensato due volte a presentarsi alla sua porta per dare un mano, c’è anche chi però non ha fatto mistero di non approvare “l’accampamento” e la presenza di senzatetto in quello che viene considerato un quartiere tranquillo. Almeno uno di questi è andato da Mann a dirglielo in faccia: “Non li vogliamo. Noi paghiamo le tasse e siamo preoccupati che portino droga e altri problemi”, gli avrebbe detto. Ma al Village Camp, assicura Mann, ci sono poche e semplici regole, che valgono per tutti: niente droga, niente violenza. E finora nessuno le ha infrante. "L'obiettivo è de-stigmatizzare il modo in cui le persone vedono i senzatetto", ha spiegato Mann alla Cnn: "Ogni persona merita di essere trattata con dignità e aiutata quando ne ha bisogno. Volevamo dimostrare che per risolvere questo problema dobbiamo affrontarlo come una comunità e non averne paura".

“La maggior parte dei nostri vicini è molto solidale, ha portato cibo e ha avuto degli scampi con i nostri residenti nel campo. Alcuni tuttavia sono un po’ meno entusiasti e più preoccupati delle loro proprietà piuttosto che del benessere dei membri della loro comunità”, ha scritto Darrin Mann in un post su Instagram all’indomani della creazione del campo. “Pur comprendendo le loro preoccupazioni, il modo in cui guardiamo ai senzatetto deve cambiare. Possiamo essere tutti di grande aiuto gli uni agli altri solo se cambiamo il modo di guardare le cose”, aveva aggiunto Mann. Le persone nel Village Camp “sono pulite, grandi lavoratori, hanno solo bisogno di un piccolo sostegno per trovare un riparo e ricominciare una nuova vita”, ed “ è tempo di vedere gli essere umani come essere umani, indipendentemente dalla loro situazione”, aveva concluso l’attivista. 

I funzionari locali hanno ricevuto delle denunce, scrive la Cnn, e hanno notificato a Mann una violazione del codice in vigore poiché in quella zona è illegale campeggiare per più di due giorni su una proprietà residenziale, dandogli un preavviso di due settimane per chiudere il suo Village Camp. Ma Darin Mann vuole andare avanti con il suo progetto almeno fino a che dalla città non arriverà una soluzione al problema, magari con uno nuovo spazio apposito per ospitare i senzatetto in condizioni di sicurezza.

Mann intanto sta cercando di coinvolgere altre persone e convincerle ad aprire ai senzatetto i loro spazi privati. “Con gli accampamenti nei terreni privati possiamo almeno provare a stabilizzare la situazione e fare pressioni sulla città per trovare effettivamente una soluzione anziché continuare a chiudere”. 

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