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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Darya Dugina: la figlia di Dugin (ideologo di Putin) è morta nell'esplosione della sua auto

La vittima, 30 anni, stava viaggiando lungo un'autostrada alle porte di Mosca. Il padre della donna è l'ispiratore delle politiche ultranazionaliste dello "zar"

Darya Dugina, la figlia 30enne di Alexander Dugin, "l'ideologo" ispiratore delle politiche ultranazionaliste di Vladimir Putin, è morta nella serata di sabato alle porte di Mosca nell'esplosione della sua auto. La vettura è saltata in aria mentre percorreva un'autostrada alla periferia della capitale russa. Darya e il padre, che tornavano da un evento pubblico, avrebbero dovuto viaggiare sulla stessa auto, ma Dugin avrebbe all'ultimo istante preso un altro veicolo. Al momento l'ipotesi più probabile è che si sia trattato di un attentato. La notizia è stata confermata anche dall'agenzia di stampa russa Tass, che ha citato fonti della famiglia della vittima e ha precisato che l'auto esplosa apparteneva al padre. L'obiettivo del presunto attentato, anche se al momento non c'è nessuna conferma ufficiale, sarebbe stato lo stesso Dugin.

Darya Dugina: morta la figlia dell'ideologo di Putin

Il fatto è avvenuto verso le 21.45 locali, nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomi. La donna era alla guida dell'auto di proprietà del padre, sulla quale non c'erano altri passeggeri. Dopo la deflagrazione, hanno raccontato alcuni testimoni, la vettura - una Toyota Land Cruiser Prado - si è rovesciata ed è finita fuori strada. Il corpo carbonizzato (e irriconoscibile) della vittima è stato recuperato dai soccorritori giunti sul posto. In alcuni video diffusi in rete si vede Dugin disperato, con le mani nei capelli, a pochi metri dall'auto in fiamme.

A Mosca gli investigatori hanno aperto un'indagine per fare chiarezza sull'accaduto. Gli stessi inquirenti del dipartimento investigativo della capitale russa, che indagano anche per la modalità con la quale è stato compiuto il presunto attentato, hanno dichiarato che dai primi accertamenti "appare probabile che sulla Toyota fosse stato piazzato un ordigno esplosivo".

Darya Dugina, commentatrice televisiva, è stata opinionista politica per il Movimento eurasiatico internazionale, guidato da suo padre. Nata nel 1992, ha studiato filosofia all'università statale di Mosca. All'inizio di quest'anno, le autorità statunitensi e britanniche l'avevano accusata di aver contribuito alla disinformazione sulla guerra in Ucraina. Il 4 giugno scorso era stata inclusa nella lista delle persone sanzionate dal governo del Regno Unito per aver espresso appoggio o promosso politiche favorevoli all'aggressione russa dell'Ucraina. Figurava al numero 244 dell'elenco delle 1.331 persone fisiche sanzionate, quale "autore di alto profilo della disinformazione circa l'Ucraina e riguardo all'invasione russa dell'Ucraina su varie piattaforme online", nonché responsabile per il supporto e la promozione di politiche o iniziative di destabilizzazione dell'Ucraina "per comprometterne o minacciarne l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza".

Il padre Alexander Dugin, consigliere di diversi politici, è un filosofo russo noto per le sue opinioni anti occidentali, di estrema destra e "neo-eurasiatiche". Negli ultimi anni è stato definito dai media occidentali come uno degli ispiratori della politica estera di Vladimir Putin, mentre la stampa russa lo considera una "figura marginale" per le sue opinioni "ritenute troppo radicali anche dai nazionalisti". Dugin è accreditato come "guida spirituale" dell'invasione russa dell'Ucraina, ed è spesso definito "il cervello di Putin".

Dugin, il teorico della Nuova Russia che vuole Putin leader di Asia ed Europa

(Video da Twitter)

"L'Ucraina non ha niente a che vedere" con l'attentato in cui è rimasta uccisa la figlia dell'ideologo di Putin, Alexander Dugin, che sarebbe stato secondo alcune fonti l'obiettivo dell'attacco. Lo ha detto il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak, difendendosi dalle accuse che vi sia la mano di Kiev dietro all'esplosione in cui è morta la donna, ed affermando che "non siamo uno stato terrorista".

L'attentato mostra che la Russia comincia "a disintegrarsi dall'interno", ha detto ancora, affermando che "il meccanismo di rappresaglia si è avviato all'interno del Paese aggressore". "Sono gli estremisti, ai quali partecipava lo stesso Dugin, ad essere coinvolti in questa mostruosità", ha poi aggiunto, secondo quanto riporta l'emittente ucraina Canal 24. "Non rilasciamo neppure un commento perché non è una questione di interesse per i servizi speciali ucraini". Così Andrii Yusov, portavoce del direttorato capo dell'intelligence militare ucraina, ha risposto al Washington Post che chiedeva un commento sulla morte della figlia di Dugin.

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Darya Dugina e suo padre Alexander Dugin poche ore prima dell'esplosione. Da Twitter

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