Zimbabwe, Mugabe ha "rubato" diamanti per 2 miliardi di dollari
Dal 2006 è stata sottratta illegalmente alle casse dello Stato una cifra monstre. Il Presidente Mugabe ha utilizzato i proventi dell'estrazione di diamanti per foraggiare elite del paese, trafficanti internazionali e gruppi criminali
L’organizzazione non governativa nordamericana Partnership Canada Africa ha presentato un rapporto che getta nuove ombre sui "diamanti sporchi di sangue" dello Zimbabwe. Secondo i rapporto dal 2006 sono stati sottratti illegalmente alle casse dello Stato almeno due miliardi di dollari, una cifra monstre. Il Guardian ricostruisce i punti fondamentali della vicenda.
Lo Zimbabwe è uno dei pochi paesi al mondo produttori di diamanti. Fino al 2006 esistevano solo due miniere, dalla produzione modesta: River Branch al sud, la più antica, e Murowa al centro del paese, sfruttata da un colosso minerario australiano. Poi furono scoperti i diamanti a Marange, ad est del paese. Si tratta di depositi alluvionali, cioè diamanti disseminati in una grande area, lungo i corsi d’acqua: è possibile recuperarli anche scavando con il piccone e la pala. Marange si riempì di cercatori artigianali di diamanti, di uomini armati. Un far west, in cui secondo un rapporto di Human Right Watch abusi contro i diritti umani vengono commessi sistematicamente.
Il Presidente Robert Mugabe ha utilizzato i proventi dell'estrazione di diamanti (2 miliardi di dollari) per foraggiare l'elite del paese, i trafficanti internazionali e gruppi criminali, in quello che un osservatore ha definito "il più grande saccheggio di diamanti nel mondo sin dai tempi di Cecil Rhodes". Rhodes, politico britannico è celebre per il ruolo che ebbe nell'evoluzione storica dell'Africa coloniale. Da lui prese il nome la Rhodesia (oggi in parte Zambia e in parte Zimbabwe). Rhodes costruì la sua enorme fortuna sfruttando le ricchezze naturali dell'Africa meridionale.
Partnership Canada Africa ha raccolto dati che dimostrano come somme ingenti siano finite nelle tasche di poche persone appartenenti all'elite del paese. Soldi che avrebbero dovuto essere utlizzati dallo stato per aiutare la malridotta economia. Tendai Biti, ministro delle Finanze, sottolinea che ha ottenuto solo 150 dei 600 milioni di dollari che gli erano stati promessi dal presidente Mugabe per ricostruire ospedali, scuole e altri servizi publici.
Il rapporto dimostra come i diamanti sono estratti in Zimbabwe, ma i fondi non raggiungono le casse del ministero del tesoro. Vanno invace a finire nella mani di militari fedeli a Mugabe in Sudafrica, Cina, Dubai, India e Israele.
