rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Il riepilogo

10 notizie dal mondo che non sono finite in prima pagina

Dall'alluvione in Ecuador alla strage di civili in Congo, i principali fatti della settimana che hanno avuto meno rilevanza sulla stampa

Tentativo di colpo di Stato in Guinea Bissau

Undici persone sono morte in un tentativo fallito di rovesciare il presidente della Guinea Bissau, Umaro Sissoco Embaló martedì scorso. Le vittime sono sia civili, sia membri della guardia presidenziale che assalitori. La situazione è stata riportata sotto controllo dopo poche ore, ma la paura è stata mota visto anche che il fatto è accaduto a una sola settimana dall'altro tentativo, quello riuscito, di colpo di Stato in Burkina Faso.

Un'alluvione uccide almeno 24 persone nella capitale dell'Ecuador

Almeno 24 persone sono morte a causa di un'alluvione che martedì ha provocato grossi danni a Quito, la capitale dell’Ecuador. L'alluvione ha avuto origine in due zone della città, La Gasca e La Comuna, che si trovano alle pendici del vulcano Pichincha, pochi chilometri a ovest della città, ed è stata causata dalle intense piogge che nei giorni precedenti avevano interessato l’area.

In Perù terzo rimpasto di governo in soli sei mesi dall’elezione del presidente socialista Castillo

Il presidente peruviano Pedro Castillo ha di nuovo fatto un rimpasto del governo, il terzo nei suoi primi sei mesi in carica, tra le critiche sulla sua gestione di questioni importanti per la nazione come la lotta alla corruzione. Castillo ha sostituito metà dei 18 membri del gabinetto, inclusi il primo ministro e i ministri delle Finanze, degli Esteri e dell'Ambiente. Il politico è il primo contadino a diventare presidente del Perù, ed è salito al potere a luglio promettendo di essere un paladino dei poveri e di migliorare l'istruzione, l'assistenza sanitaria e altri servizi, ma ha faticato a trovare il sostegno di alcuni gruppi politici all'interno del Parlamento.

Un anno dal colpo di Stato in Myanmar, l’Onu chiede di rispettare “la volontà del popolo”

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha dichiarato mercoledì di essere profondamente preoccupato per il perdurare dello stato di emergenza imposto dai militari in Myanmar e ha sollecitato colloqui per risolvere la situazione in linea "con la volontà e gli interessi del popolo". In una dichiarazione concordata per consenso in occasione dell'anniversario del colpo di stato del primo febbraio 2021, il consiglio di 15 membri ha nuovamente chiesto il rilascio di tutti coloro che ancora sono detenuti arbitrariamente, tra cui la leader del movimento democratico Aung San Suu Kyi e il presidente Win Myint.

Uno dei responsabile nazionali della sicurezza del Messico arrestato con l’accusa di tortura

Agenti federali messicani hanno arrestato mercoledì il capo della sicurezza dello stato centrale di Aguascalientes con l'accusa di tortura. Porfirio Javier Sanchez, questo il nome dell'uomo, svolgeva l'incarico dal 2018. In precedenza aveva lavorato nell'ormai defunta polizia federale e ha legami con l'ex capo della sicurezza messicano Genaro Garcia Luna, che è in stato di detenzione negli Stati Uniti per accuse legate a uno schema di corruzione multimilionario presumibilmente progettato a beneficio dei cartelli della droga di Sinaloa.

Attacco in un campo profughi in RDC, uccise 60 persone dalle milizie ribelli

Almeno 60 persone sono state uccise in un attacco delle milizie ribelli Codeco mercoledì in un campo profughi nella Repubblica Democratica del Congo orientale, secondo il capo di un gruppo umanitario locale e un residente del campo. Le truppe congolesi avevano intercettato la milizia martedì notte, ma gli assalitori erano riusciti a raggirarli per poi raggiungere il campo. Codeco fa parte di una serie di milizie che operano nel Congo orientale in mezzo a tensioni di lunga data su terra e risorse. Secondo le Nazioni Unite, i suoi combattenti hanno ucciso centinaia di civili nella provincia dell'Ituri e costretto migliaia di persone a fuggire dalle loro case.

Prete ucciso in Pakistan, torna la paura degli attacchi contro i cristiani

L'uccisione di un sacerdote nella città di Peshawar ha riacceso la paura in Pakistan e ha riportato alla memoria ricordi dolorosi di uno degli attacchi più sanguinosi del Paese contro i cristiani. Degli uomini armati hanno sparato e ucciso il pastore William Siraj e ferito un altro religioso mentre tornavano a casa dal servizio domenicale in una piccola chiesa di periferia. I funerali della vittima, a cui hanno partecipato centinaia di persone, si sono tenuti presso la chiesa di All Saints, il luogo di un doppio attentato suicida che aveva ucciso decine di fedeli nel 2013.

Arrestato il biografo di del presidente liberiano Weah per rivelazioni indecenti sulla first lady

Il biografo del presidente della Liberia, ed ex calciatore Pallone d'oro, George Weah è stato arrestato al confine della nazione dopo dopo le polemiche scatenate per aver inserito nel suo libro dettagli sulle performance della first lady. Isaac Vah Tukpah è stato fermato martedì notte mentre cercava di lasciare il Paese. L'uomo si era già dimesso dal suo ruolo di assistente di un candidato presidenziale dell'opposizione e si era scusato per l'offesa causata dal suo testo.

Venti persone morte e 74 in ospedale in Argentina per una partita di coca adulterata

Una partita di cocaina adulterata ha ucciso almeno 20 persone e ne ha mandate 74 in ospedale nella regione argentina di Buenos Aires. Gli investigatori ritengono che la droga illegale sia stata tagliata con una sorta di veleno o con un'altra sostanza tossica. Il ministro della Sicurezza regionale ha invitato tutti i consumatori che avevano acquistato la sostanza nelle ultime 24 ore a buttarla via. I rapporti suggeriscono che la droga sia stata acquistata nella stessa baraccopoli e sono già stati effettuati nove arresti in relazione al caso.

Si dimette il premier dell'Irlanda del Nord in polemica con le regole post-Brexit

Giovedì il primo ministro dell'Irlanda del Nord si è dimesso in polemica contro le regole commerciali post-Brexit, che prevedono controlli sulle merci in arrivo dalla Gran Bretagna. Il giorno prima il suo ministro dell'Agricoltura, anche lui membro del partito unionista e filo-britannico del Dup, aveva imposto di di fermare alcuni di questi controlli, ma la Corte suprema della nazione ha stabilito che la pratica doveva andare avanti, in attesa di un resame giudiziario sull'accordo tra Londra e Bruxelles atteso per il mese prossimo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

10 notizie dal mondo che non sono finite in prima pagina

Today è in caricamento