"Il meglio per gli Stati Uniti deve ancora venire"

CHICAGO - Dopo la vittoria su Romney e la conquista del secondo mandato presidenziale, Obama ha fatto un discorso di circa venti minuti. Per ringraziare tutti, dalla moglie, alle figlie, all'America, e per ribadire che "il meglio deve ancora venire". Davanti a una folla in delirio al quartier generale democratico di Chicago, e sulle note prima di "Sign, sealed and delivered" di Stevie Wonder (e in chiusura "We take care of our own" di Bruce Sprinsgsteen), Barack Obama ha parlato agli americani, con significativi echi kennedyani, affrontando diversi temi: dall'economia in ripresa, alla forza del popolo americano di reagire dopo i disastri (vedi Sandy), al patriottismo che li distingue, alle prossime sfide da affrontare insieme con un unico motto: 'Forward' ('avanti').

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I PASSAGGI SALIENTI - Di certo i toni non sono stati "messianici" come nella vittoria del 2008. La crisi economica c'è e si sente. E l'obiettivo numero uno del neoeletto dovrà essere quello di tirar fuori il Paese dal pantano dei mercati in sofferenza e della disoccupazione in ascesa. Ma ecco, in sintesi, alcuni dei passaggi più salienti del discorso presidenziale: "Ci siamo ripresi e abbiamo lottato per ritornare qui e per l'America: il meglio deve ancora venire. L'America non è ciò che il Paese può fare per noi, ma quello che può essere fatto da noi". E ancora: "Se ho guadagnato o meno il vostro voto, vi ho ascoltato e ho imparato da voi. E avete fatto di me un presidente migliore". Poi la mano tesa a Romney: "Non vedo l'ora di lavorare con i leader di entrambe le parti per affrontare le sfide che possiamo risolvere solo insieme. Parlerò con il governatore Romney su dove possiamo lavorare insieme per migliorare il Paese".

LE PAROLE PER MOGLIE E FIGLIE - "Michelle, non ti ho mai amato così tanto. Sasha e Malia, state diventando delle donne bellissime e forti come vostra madre. Sono orgoglioso di voi, ma credo che un cane basti" (Obama aveva promesso un cagnolino alle figlie, in caso di vittoria. Promessa mantenuta: è arrivato Bo). "Crediamo in un'America generosa, compassionevole e tollerante, una nazione aperta agli immigrati. Vogliamo dare ai nostri figli un'America sicura. Vogliamo che i nostri figli non vivano in un Paese oppresso dal debito, l'economia è in ripresa. Siamo la nazione più ricca, ma non è questo a renderci forti: è il patriottismo. Uniti possiamo superare ogni ostacolo". La conclusione: "Grazie America, Dio benedica gli Stati Uniti".