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Martedì, 23 Aprile 2024
POLITICA INTERNAZIONALE

G8, il discorso di Obama a Belfast: "Siete un esempio per la pace"

Il presidente Usa in Irlanda si prepara a un bilaterale spinoso con Putin. I due sono divisi sulla Siria

BELFAST - Il presidente americano Barack Obama ha tenuto un discorso sul processo di pace in Irlanda del Nord, pronunciato davanti ad una platea di 2.000 persone a Belfast, prima dell'avvio del G8 in questa provincia britannica.

"Sono passati ormai 15 anni dagli accordi del Venerdì Santo; da quando i pugni chiusi hanno lasciato il posto alle mani tese: da quando il popolo di quest'isola ha votato in numero schiacciante per superare gli steccati della violenza e della diffidenza e ha deciso di scegliere la pace. E nel corso degli anni sono seguiti altri successi e altri accordi".

"Ma come voi tutti sapete, nonostante gli sforzi che avete fatto, c'è ancora molto lavoro da fare. Ci sono ancora persone che non sono riuscite a toccare con mano i benefici della pace: che non sono ancora convinte che lo sforzo sia valso la pena. Ci sono ancora ferite non rimarginate, comunità dove tensione e diffidenza sono nell'aria. Muri ancora non abbattuti. Chilometri ancora da percorrere", ha detto ancora Obama che al termine della conferenza doveva essere ricevuto dal primo ministro nordirlandese Peter Robinson e dal suo vice Martin McGuinness, ex quadro dell'Ira.

IL DISCORSO DI OBAMA: GUARDA IL VIDEO

"Ma fin dall'inizio nessuno di voi è stato così ingenuo da credere che la pace non fosse un lungo viaggio", ha detto ancora Obama prima di rendere omaggio al grande poeta e drammaturgo irlandese William Yeats. "'Peace come ha scritto Yeats - ha detto Obama- 'comes dropping slow'". (La pace arriva cadendo lentamente". Al termine del discorso il presidente americano è atteso a Lough Erne, il resort di lusso dove si svolge il summit dei Paesi più industrializzati del pianeta.

Questo pomeriggio Barack Obama si prepara a incontrare a margine del G8 il suo omologo russo Vladimir Putin, per un bilaterale che si preannuncia spinoso, alla luce delle distanze sulla Siria per la quale i due presidenti ora offrono sostegno militare alle due opposte parti in lotta nella guerra civile. Washington ha annunciato la settimana scorsa di essere pronta ad armare i ribelli che combattono il regime di Bashar al Assad, alleato numero uno di Mosca nel mondo arabo. Una decisione che complica ulteriormente la delicata politica dell'incontro e che ha spinto la Russia a bollare e come "non convincenti" le presunte prove di Washington che Damasco avrebbe varcato la "linea rossa" usando armi chimiche sui ribelli.

Il premier Letta, intanto, è arrivato in Irlanda del Nord e ha subito una fitta agenda: il prevertice con gli altri leader europei presenti (David Cameron, Angela Merkel e Francois Hollande), poi il bilaterale con il primo ministro canadese Stephen Harper e quello con il presidente Usa Barack Obama.

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