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Sabato, 20 Aprile 2024
La Tunisia verso il caos / Tunisia

Il nuovo "dittatore" che l'Italia vuole aiutare per fermare i migranti

In Tunisia arrestato il leader del partito che sta criticando la svolta autoritaria del presidente Saied, mentre il Paese è sempre più nella morsa di una crisi economica che rischia di generare il caos

In Tunisia continua il giro di vite contro gli oppositori del presidente Kais Saied, mentre sul Paese continua a pendere il rischio di una bancarotta che potrebbe gettare la nazione nel caos. Oggi 20 aprile è stata confermato l'arresto preventivo del leader dell'opposizione, Rached Ghannouchi, prima del processo in cui si dovrà difendere dall'accusa di complotto contro la sicurezza dello Stato. L'81enne, a capo del partito islamista Ennahda, era il presidente del Parlamento eletto, Parlamento che è stato poi sciolto nel 2021 da Saied quando ha preso tutti i poteri.

Il politico ha condannato quella che ha definito una "decisione ingiusta" e ha detto che serve a coprire il fallimento delle politiche economiche del governo che stanno portando a una crisi economica senza precedenti. Quest'anno la polizia ha arrestato diversi esponenti politici di spicco che hanno accusato Saied di golpe per le sue mosse volte a chiudere il Parlamento e a governare per decreto prima di riscrivere la Costituzione. Saied afferma che le sue azioni sono legali e necessarie per salvare la Tunisia dal caos e ha definito i suoi nemici criminali, traditori e terroristi, esortando le autorità ad agire contro di loro.

Martedì le autorità tunisine avevano vietato le riunioni in tutti gli uffici di Ennahda e la polizia aveva chiuso la sede del Fronte di Salvezza, la principale coalizione di opposizione, e si teme che il prossimo passo sarà la messa al bando di questi partiti. Dalla rivoluzione tunisina del 2011, Ghannouchi, è stato uno dei principali attori politici, portando il suo partito a partecipare diversi governi di coalizione con partiti laici. L'influente leader, che è stato in esilio negli anni '90, era tornato in patria dopo la rivoluzione che ha portato la democrazia nel Paese, ha detto che coloro che hanno celebrato quello che ha definito un colpo di Stato non possono essere democratici. Nell'ultimo anno ha affrontato ripetuti interrogatori giudiziari relativi alle finanze di Ennahda e ad accuse di aver aiutato militanti islamici radicali a recarsi in Siria per la jihad, accuse che lui e il partito negano.

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Gli Stati Uniti hanno dichiarato che l'arresto di Ghannouchi, la chiusura della sede di Ennahda e il divieto di incontri da parte dei gruppi di opposizione rappresentano una "escalation preoccupante". Quello che preoccupa di più l'Europa e l'Italia è la crisi economica più che quella politica. Il Paese africano da mesi sta negoziando un prestito con il Fondo monetario internazionale in cambio del quale il Fmi chiede un piano di riforme lacrime e sangue, che prevede, tra le altre cose, l'eliminazione dei sussidi statati sulla benzina e sui beni alimentare di base, e Saied non è intenzionato ad accettarlo. Al Consiglio europeo di marzo la premier Giorgia Meloni aveva lanciato un "grave avvertimento" sul fatto che se la situazione dovesse peggiorare, ci sarebbe il rischio che possano arrivare "900mila" migranti che l'Italia non è in grado di "accogliere". Al Vertice sul punto ha trovato un alleato nel presidente francese, Emmanuel Macron, che ha sostenuto che "c'è la volontà di agire insieme", sia per aiutare la Tunisia "a ritrovare la stabilità politica" sia "per fermare i flussi migratori".

L'Europa però insiste sul fatto che Saied deve accettare il piano dell'Fmi. Per "consentire" alla Commissione di "valutare la possibilità" di concedere un nuovo prestito di assistenza macrofinanziaria alla Tunisia, "devono essere soddisfatte due condizioni", una delle quali è "l'esistenza di un programma di finanziamento del Fondo Monetario Internazionale", ha ribadito un portavoce dell'esecutivo comunitario all'Adnkronos. Le autorità tunisine hanno richiesto altri aiuti all'Ue alla fine del 2022, visto che l'economia del Paese resta in una situazione "molto difficile", a causa delle conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina.

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