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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso / India

Le donne che protestano perché vogliono indossare il velo

Il caso è scoppiato in India dopo che un gruppo di studenti ha protestato per la decisione della propria scuola di vietarlo e imporre la divisa d'istituto

È possibile che nel 2022 ci sia qualcuno disposto a protestare per poter indossare il velo? Evidentemente sì visto quello che sta succedendo in India nelle ultime ore. A dimostrarlo è Muskaan Khan che è diventata il simbolo della protesta per il l'hijab o il velo di un gruppo di giovani donne musulmane in un college femminile nello stato del Karnataka, nell'India meridionale. Lo è diventata inconsapevolmente grazie a un video che sta girando su tutti i social e che la immortala coperta da un hijab mentre sfida un gruppo di uomini. La 19enne sta entrando nel college dove studia mentre la folla si avvicina a lei minacciosa. Lei non si lascia per nulla intimidire e girandosi inizia a urlare "Allahu Akbar" (Dio è grande). Poi per evitare ulteriori disordini intervengono le autorità del college per scortarla all'interno e allontanare i manifestanti. Le studentesse stanno portando avanti la loro protesta contro il divieto imposto dalla scuola di indossare il velo in classe.

Le nuove regole del college, al rientro dopo la pandemia, invece prevedono che mentre sono tra i banchi debbano indossare solo l’uniforme obbligatoria. Il modulo per l’iscrizione firmato dai genitori degli studenti non dice nulla sull'hijab. Come ‘punizione’ per aver violato le regole sarebbero state escluse dalle lezioni. Da qui la protesta. "Abbiamo alcuni insegnanti maschi. Dobbiamo coprirci i capelli prima degli uomini. Ecco perché indossiamo l'hijab", ha detto alla BBC Hindi Almas AH, una delle studentesse. Dal college rispondono di aver chiesto agli studenti di rimuovere l'hijab solo all'interno della classe: le studentesse possono ancora indossarlo invece mentre girano per il campus. L’atmosfera si sta facendo però elettrica.

Le donne musulmane in India indossano l'hijab e il burka ogni giorno, ma la situazione è diventata complessa dopo il divieto imposto dal college frequentato dalla Khan. Questa decisione a catena è stata presa anche da altre scuole della zona provocando una divisione ideologica, ma anche politica come sostiene qualcuno. Le proteste in alcuni luoghi sono diventate violente, tanto da spingere ad esempio il governo del Karnataka a chiudere le scuole superiori e i college. Gli stessi manifestanti nel video che si rivolgono alla giovane studentessa non lo fanno con toni e modi pacati.

"Mi hanno bloccato la strada e hanno detto che non potevo entrare nei locali del college. Avevano in mano le loro sciarpe e gridavano Jai Sri Ram. Mi hanno detto di togliermi l'hijab e solo allora mi sarebbe stato permesso di entrare nel mio college. Mi hanno minacciato", ha raccontato la Khan. Ma lei non si è lasciata intimidire nonostante fosse sola e circondata da 30-40 uomini. Il college ha fatto trapelare come dietro questa situazione resa ancora più incandescente ci sarebbe la politica e il coinvolgimento di Campus Front of India (CFI), l'ala studentesca del gruppo islamico radicale, Popular Front of India. Nei fatti però va affrontata e per questo è stato coinvolta anche l'alta corte dello stato. Giovedì un tribunale costituzionale esaminerà il caso.

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