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Giovedì, 25 Aprile 2024
Isis / Siria

Le donne siriane in fuga dall'Isis festeggiano la libertà strappando via il burqa

Le immagini del freelance Jack Shahine hanno fatto il giro del mondo: l'arrivo a Rojava, in territorio curdo, di un gruppo di siriani perseguitati. Strappato il burqa, le donne riacquistano la gioia della libertà

Quel velo nero è il simbolo dell'oppressione religiosa ed è la prima cosa che le donne siriane hanno buttato via una volta liberate dal giogo del califfato dell'Isis, la cui retorica mortifera lo vorrebbe invece accettato e rispettato da tutti i bravi musulmani fedeli alla causa. 

Le immagini pubblicate su Twitter e Facebook dal freelance Jack Shahine hanno fatto il giro del mondo e la foto della donna con i capelli al vento e il velo nero ormai volato via è diventata il simbolo del desiderio di libertà del popolo siriano. Sotto il velo, vestiti dai colori sgargianti e dalle forme attillate.

"Donne, bambini e uomini sono in fuga dall'area controllata dall'Isis per raggiungere le aree controllate dai curdi, dove hanno potuto strappare via il burqa, obbligatorio sotto l'Isis, per respirare di nuovo la libertà. Queste donne, finalmente libere dal nero, sorridono felici e allegre per essere tornate libere", ha raccontato Shahine al MailOnline, ricordando i momenti magici di cui è stato testimone quando un gruppo di persone in fuga dalle milizie del califfato ha varcato il territorio liberato dai curdi.

Capelli al vento, in piedi sul retro dei pick up che entrano nell'area curda di Rojava, nel nord est della Siria, nei video si vedono le donne improvvisare uno "spogliarello" liberatorio, lanciando in aria le vesti nere ormai strappate, ridendo e gridando dalla gioia, nella speranza che i mille colori indossati riescano a far dimenticare presto il nero luttuoso dell'Isis. 

Donne siriane in fuga dall'Isis strappano il velo | Foto da Twitter

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