L'Ebola uccide anche in Europa: morto un medico in Germania
La vittima è un dottore sudanese che era stato impegnato in Liberia, il paese più colpito dal virus. Giovedì era arrivato a Lipsia, oggi il decesso
ROMA - Un'altra vittima, ma più "vicina". Non è un cittadino europeo ma il decesso è avvenuto nei confini dell'Unione e ora l'Ebola fa più paura che mai. E' morto all'ospedale di Lipsia, in Germania, il dipendente Onu di cinquantasei anni proveniente dalla Liberia che era stato ricoverato giovedì dopo aver contratto il virus.
A dare la notizia del decesso è stato lo stesso ospedale, il St George, dove l'uomo era ricoverato. Mohammed, medico sudanese che lavorava per l'organizzazione delle Nazioni unite in Liberia, era arrivato in Germania giovedì a bordo di un aereo attrezzato. Il dottore aveva prestato servizio in Liberia, il Paese dell'Africa occidentale più colpito dal virus, che non ha lasciato scampo neanche a lui.
"Nonostante le cure mediche intensive e gli sforzi del personale medico il dipendente delle Nazioni Uniti non ce l’ha fatta" ha spiegato l’ospedale. L’uomo era uno dei tre pazienti contaminati da Ebola arrivati in Germania. Il quattro ottobre scorso, un senegalese dell’Organizzazione mondiale della Sanità aveva lasciato l’ospedale di Amburgo dopo essere guarito. Un secondo paziente, un medico ugandese curato a Francoforte, aveva lasciato anche lui l’ospedale a inizio ottobre.
Intanto oggi a New York si riunisce il Consiglio di sicurezza dell'Onu proprio per discutere della minaccia posta dall'Ebola, che ha già fatto oltre quattromila morti. Una riunione che segue di poche ore l'appello lanciato alla comunità internazionale dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.
"I due leader si sono trovati d'accordo sul fatto che, di fronte alla minaccia posta da Ebola, la comunità internazionale deve dare - ha spiegato la Casa Bianca - prova di maggiore determinazione e impegno per rispondere in maniera più risoluta".