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Venerdì, 19 Aprile 2024
Epidemia Ebola / Roma

Ebola, arrivato a Roma il medico italiano contagiato

Atterrato all'alba a Pratica di Mare il KC 767 dell'Aeronautica Militare con a bordo il medico di Emergency risultato positivo al test. Ad attendere il medico un'ambulanza dell'Istituto Lazzaro Spallanzani

ROMA - E' atterrato questa mattina a Pratica di Mare (RM) il Boeing KC-767 del 14° Stormo dell'Aeronautica Militare con a bordo il medico italiano di Emergency risultato positivo al virus Ebola in Sierra Leone. Il paziente ha viaggiato all'interno di una speciale barella isolata avio-trasportabile ed è stato assistito durante il volo di trasferimento, della durata di circa 6 ore e 30 minuti, da un team medico dell'Aeronautica Militare specializzato in bio-contenimento composto da circa 25 persone tra medici, specialisti e personale di bordo. Ad attendere il medico contagiato a bordo pista un'ambulanza dell'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, equipaggiata anch'essa in biocontenimento. Quindi il trasbordo, sempre in stato di completo isolamento, dalla barella aviotrasportabile a quella dell'ambulanza, che partirà poi alla volta dello Spallanzani. 

IL TRASPORTO - La capacità di effettuare trasporti di malati altamente infettivi attraverso l`utilizzo di speciali barelle isolate è una peculiarità detenuta in Europa esclusivamente dall`Aeronautica Militare e dalla Royal Air Force. L'Aeronautica Militare ha sviluppato la capacità di evacuazione aeromedica in bio-contenimento fin dal 2005, operando uno stretto coordinamento sia con il Ministero della Salute, sia con il Dipartimento della Protezione Civile; una capacità che si basa sull`utilizzo di speciali barelle aviotrasportabili "A.T.I." (Aircraft Transport Isolator) e dei più piccoli sistemi terrestri "S.T.I." (Stretcher Transit Isolator), indispensabili al momento del trasbordo del paziente dall`aeromobile all`ambulanza. Il trasporto aereo in "bio-contenimento" su lunga tratta viene attualmente svolto su velivoli C-130 J "Hercules", C-27 J "Spartan" e KC-767.

FABRIZIO: "STO BENE" - Fabrizio, il medico siciliano 50enne che ha contratto l'Ebola durante la sua prima missione con Emergency in Sierra Leone, prima di partire per l'Italia, dove è arrivato stamattina, ha contattato i suoi familiari. Lo ricostruiscono alcuni quotidiani che riportato colloqui con moglie e una figlia del primo italiano che ha contratto il virus. "State tranquilli, è tutto sotto controllo: mi sento bene e sarò curato", ha detto il medico a una delle sue due figlie, la più grande, come scrive La Stampa. "Io mi sento bene - ha aggiunto al telefono prima di partire - e sarò assistito e curato nel migliore dei modi. Mi senti? Se ti sto parlando vuol dire che è tutto ok". 

ITALIA PRONTA ALL'EMERGENZA - L'Aeronautica Militare, in coordinamento con il ministero della salute, svolge periodicamente esercitazioni congiunte con le varie realtà interessate alla gestione di casi di quedto tipo, per addestrare il proprio personale al trasporto e alla gestione dei pazienti affetti da malattie altamente infettive in completa sicurezza. Le ultime attività di addestramento in ordine di tempo si sono svolte proprio presso l'aeroporto militare di Pratica di Mare, con lo Spallanzani, e presso l'aeroporto di Malpensa con l'ospedale Sacco.

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