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Martedì, 23 Aprile 2024
EGITTO / Egitto

Egitto, Morsi "presidente di tutti gli egiziani"

In piazza Tahrir si festeggia per la vittoria del candidato due Fratelli Musulmani. Delusione e amarezza tra i sostenitori di Shafiq

E' Mohammed Morsi il primo presidente dell'Egitto post-Mubarak. Il candidato dei Fratelli Musulmani ha ricevuto il 51% delle preferenze (13,2 milioni di voti), battendo così l'ex primo ministro Ahmed Shafiq (12,3 milioni di preferenze). Più di 800mila schede sono state invalidate, come riporta il sito internet di Al Jazeera

Piazza Tahrir, teatro della primavera araba che ha portato alla caduta di Hosni Mubarak, si è riempita di grida di gioia quando ieri sera è arrivata la notizia della vittoria di Morsi. “Non ho diritti, ho solo responsabilità”. Con queste parole il nuovo presidente si è rivolto al popolo egiziano in un discorso televisivo, invocando l'unità nazionale e rivolgendo un tributo ai 'martiri' che hanno perso la vita nei giorni della rivoluzione.

L'obiettivo di Morsi, primo presidente a non provenire dal mondo militare, è infatti quello di rappresentare l'Egitto post-rivoluzionario, come si legge sul profilo Twitter dei Fratelli Musulmani. 

Il nuovo premier sarà “il presidente di tutti gli egiziani”, ha dichiarato alla stampa Gehad al Haddad, portavoce di Morsi.“Non è la fine dei giochi, ma l'inizio di una grande responsabilità”. Proprio oggi il rappresentante dei Fratelli Musulmani inizierà la cosultazioni per formare la sua squadra di governo.

Mentre in piazza Tahrir si festeggia, tra le fila dei sostenitori di Shafiq si respira un'aria carica di amarezza e delusione. “È una decisione ingiusta da parte di Tantawi e del Consiglio Supremo delle Forze Armate, questo risultato è un ingiustizia!”, ha detto un simpatizzante dell'ex generale ai giornalisti di Euronews. Non sono in pochi infatti a temere che la vittoria di Morsi possa decretare la fine della laicità in Egitto. 

I premier di tutto il mondo si sono voluti congratulare con il neopresidente. Oltre a Turchia, Emirati Arabi e Autorità Palestinese, anche l'israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sentire la propria voce, augurandosi “il proseguimento della cooperazione con l'amministrazione egiziana”. Lo stesso Morsi aveva nominato Israele nel suo primo discorso da presidente, promettendo di “rispettare tutti i trattati internazionali”, con riferimento agli accordi di Camp David del 1979. Non sono mancate le congratulazioni della Casa Bianca, che ha invitato Morsi a “promuovere l'unità nazionale mettendosi in contatto con tutti i partiti”. 

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