rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
EGITTO / Egitto

Egitto, ancora scontri: ucciso figlio leader Fratelli Musulmani

Soldati nella moschea del Cairo dove si sono barricati i manifestanti pro-Morsi. Alta tensione in tutto il Paese. Rabbia per la morte di uno dei figli di Mohamed Badie: "Ci uccidono tutti"

Uno dei figlii del leader dei Fratelli musulmani Mohamed Badie è rimasto ucciso nelle violenze di ieri al Cairo, costate la vita ad almeno 83 persone. E' quanto ha riferito oggi il Partito della libertà e della Giustizia, legato alla Fratellanza, sul proprio sito web.

Il partito, citato oggi dalla Cnn, ha precisato che Ammar Badie, 38 anni, è morto per due ferite da arma da fuoco, riportata una al collo e l'altra alla testa durante la manifestazione a cui stava partecipando ieri nei pressi di piazza Ramses.

FOTO E VIDEO DEL MASSACRO

ANCORA SCONTRI - L'Egitto è impegnato in una "guerra contro le forze dell'estremismo". E' quanto ha detto il portavoce della Presidenza egiziana, citato da al Jazeera, sottolineando come gli egiziani siano più uniti oggi che mai. "Siamo alle prese con una guerra lanciata da forze estremiste", ha sottolineato il portavoce della Presidenza egiziana, Mustapha Higazi, nella conferenza stampa in corso al Palazzo presidenziale.

"Questa non è una lotta politica, ma si può dire che questa è violenza e che può essere considerata alla stregua di terrorismo", ha aggiunto, citato dalla Cnn.

Stando anche a quanto riferito dai rappresentanti delle Chiese cristiane, da giovedì almeno 58 chiese, scuole, istituzioni, case e negozi di cristiani sono stati attaccati, saccheggiati e bruciati negli ultimi tre giorni dai Fratelli musulmani. I rappresentanti delle Chiese cristiane hanno stilato un lista che "Asianews" ha ottenuto dall'Ufficio stampa della Chiesa cattolica in Egitto. Si tratta di quattordici tra chiese e conventi cattolici, 35 chiese ortodosse e protestanti, e altre nove "istituzioni cristiane" (case, uffici, negozi di proprietà di cristiani).

BLITZ NELLA MOSCHEA - Nel frattempo tutti i sostenitori del deposto presidente egiziano Mohammed Morsi che si erano rifugiati nella moschea di al Fatah, nel centro del Cairo, sono stati fatti sgomberare dalla polizia. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza.

Egitto nel caos, centinaia di morti © Infophoto

L'emittente egiziana privata ONTV Live ha mostrato le immagini dei soldati mentre entravano nella moschea Al-Fath, al centro del Cairo, mentre la televisione Al-Jazeera ha diffuso sul proprio sito web le immagini dei soldati all'interno dell'edificio. I militari sembrano voler convincere i manifestanti a lasciare il luogo di culto.

Raggiunta telefonicamente dalla France presse, una persona presente all'interno della moschea ha detto che i dimostranti chiedono di non essere arrestati o attaccati dai civili riuniti davanti alla moschea. Gli agenti avevano circondato la moschea da ieri sera tardi.

SANGUE - La polizia egiziana ha sparato contro uomini armati che avrebbero aperto il fuoco dal minareto della moschea di Al Fatah, in piazza Ramses al Cairo. Lo riporta la Tv satellitare araba al Jazeera sul suo blog in diretta, citando giornalisti presenti sul luogo, che lo hanno scritto sui loro account di Twitter. Secondo l'emittente, ci sono anche notizie non confermate di spari all'interno della moschea.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Egitto, ancora scontri: ucciso figlio leader Fratelli Musulmani

Today è in caricamento