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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Egitto, ragazzina condannata per una frase su Facebook

L'accusa è di aver diffuso odio verso il regime. Era stata arrestata lo scorso 5 gennaio e sottratta alla famiglia

Un post su Facebook che non è piaciuto alle autorità egiziane ha portato all'arresto e alla condanna a otto anni di reclusione per una diciassettenne.

E' la storia di Ragaa Imaara, accusata di aver diffuso odio verso il regime tramite il social network. Alla ragazza sono stati assegnati cinque anni per le presunte frasi contro il regime, più altri tre per l'accusa di essersi unita alla "Fratellanza musulmana", bandita dal Paese nel 2013.

I familiari della giovane, però, negano ogni presunto coinvolgimento con la congregazione. "Hanno deciso di imprigionare una ragazza minorenne assieme agli adulti", ha dichiarato l'avvocato di Imaara, Malek Al-Ghazaly. La studentessa, abitante di un villaggio nel delta del Nilo, era stata arrestata lo scorso 5 gennaio e sottratta alla famiglia. "Le autorità hanno portato mia figlia e suo padre con loro dicendoci che avrebbero solo dovuto fare qualche domanda e che non c'era alcuna ragione di preoccuparsi, ma poi hanno rilasciato solo mio marito", ha riferito la madre della giovane ad "Al-Jazeera".

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Fin dal suo arresto, gli amici e i sostenitori di Imaara hanno creato l'hashtag #Ragaa_Imaara per raccontare e diffondere la storia nel mondo. 
 

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