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Giovedì, 28 Marzo 2024
Egitto

Guerra civile in Egitto, Fratelli musulmani contro l'esercito: "Decine di morti ma non ci fermiamo"

Ancora sangue per le strade de Il Cairo. I militari egiziani hanno arrestato oltre duecento persone che hanno provato ad assaltare un edificio della Guardia repubblicana. Appello a manifestare. "Uccisi anche due bambini"

IL CAIRO - Sono 51 i morti e 453 i feriti negli scontri che dall'alba stanno infuocando le strade della capitale egiziana. Le vittime stavano partecipando a un raduno di sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi davanti alla sede della Guardia Repubblicana. Almeno un centinaio di persone sono rimaste ferite, secondo un portavoce del movimento.

GL SCONTRI - "In risposta al massacro davanti alla sede della Guardia Repubblicana", il partito salafita al Nur ha annunciato il suo ritiro dal tavolo dei negoziati per l'elezione del nuovo premier egiziano. Secondo quanto si è appreso, gli agenti hanno utilizzato gas lacrimogeni per disperdere la folla riunita in sit-in in favore di Morsi ed ha impugnato le armi di fronte alle resistenze dei manifestanti. "Ho visto con i miei occhi alcune persone colpite", ha dichiarato uno dei partecipanti alla manifestazione.

AL JAZEERA CHOC: "IN AZIONE CECCHINI DELL'ESERCITO"

MORTI -  "Il numero di manifestanti pro-Morsi uccisi di fronte a una caserma della Guardia repubblicana al Cairo ha raggiunto quota 42". Lo sostiene Gehad el-Haddad, portavoce dei Fratelli Musulmani, che su Twitter riferisce anche di "notizie su cinque minori, tra i quali due bambini" uccisi nel raid dei militari. In un altro tweet, el-Haddad rivolge un appello a "tutti gli egiziani patriottici e coraggiosi", affinché si uniscano alla manifestazione del Cairo "per difendere il paese dai traditori cospiratori del golpe militare" che ha destituito il presidente Mohamed Morsi.

In piazza i sostenitori di Morsi

ARRESTI -  I militari egiziani hanno arrestato circa 200 persone che nelle prime ore della giornata cercavano di assaltare un edificio della Guardia Repubblicana al Cairo, armati di pistole, bombe artigianali e altre armi. Lo ha annunciato l'esercito, citato dalla tv di stato, smentendo la versione dei Fratelli Musulmani, secondo i quali i militari e la polizia sono intervenuti con armi da fuoco e lacrimogeni con il solo intento di disperdere un sit-in pacifico a sostegno del presidente deposto Mohamed Morsi. I militari contano un morto e 40 feriti tra le loro fila. A perdere la vita sarebbe stato un ufficiale.

Golpe in Egitto

IL GOVERNO - Intanto un portavoce della presidenza ad interim egiziana ha spiegato che "molto probabilmente" l'economista Ziad Bahaa Eldin sarà nominato nuovo primo ministro, mentre il premio Nobel Mohamed ElBaradei dovrebbe essere designato alla carica di vice-presidente. Una duplice scelta che ha già ricevuto il netto rifiuto del partito salafita al Nur.

Scontri in Egitto © Infophoto

L'ITALIA - L'Italia, da parte sua, continua a seguire con "particolare attenzione e preoccupazione" l'evoluzione della situazione egiziana che sarà oggetto della riunione europea di oggi a Vilnius. Il nostro paese chiede che "cessi qualsiasi tipo di violenza e venga avviato quanto prima l'annunciato processo politico inclusivo e aperto alla concreta partecipazione di tutte le forze politiche".

L'Egitto, secondo quanto riferito dalla Farnesina, "ha urgente bisogno di ritornare alla normalità evitando arresti arbitrari e assicurando un regolare processo alle persone arrestate". "Il ritorno alla normalità è necessario anche per risolvere le quotidiane sfide economiche e sociali che più di ogni altra cosa toccano da vicino i comuni bisogni della popolazione". "E' responsabilità di tutti contribuire a creare il clima favorevole per far sì che l'Egitto possa iniziare concretamente ad affrontare tali sfide", si legge in una nota.

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