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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Germania, Merkel crolla alle elezioni regionali: avanzano Verdi e ultra destra

Per la cancelliera le elezioni in Assia potrebbero rappresentare nuove difficoltà: la destra populista entra nell'ultimo parlamento regionale ancora non conquistato dal movimento anti-immigrati

Urne chiuse in Assia, uno tra i Land più prosperi della Germania, cuore finanziario del paese, con Francoforte sede della Bce, della Bundesbank e della borsa tedesca. 

Secondo gli exit poll nel land si registra un vero e proprio crollo della Cdu al 27% e avanzata dei Verdi (Grune) al 20% e di Afd al 13%. In calo anche la Spd che si attesta al 20%, mentre la Linke ottiene il 6,5%, l'Fdp il 7%.

Le elezioni hanno coinvolto 4,4 milioni di cittadini tedeschi su una popolazione totale di 6,3 milioni di residenti. In totale, i partiti in lizza sono 23, ma solo sei dovrebbero riuscire a superare la soglia di sbarramento del cinque per cento.

Le ultime elezioni regionali si sono svolte nel 2013 quando la Cdu di Angela Merkel ha raccolto il maggior numero di voti, con il 38,3%, mentre i socialdemocratici hanno conquistato il 30,7% del voto. L'Afd non era entrata in parlamento.

Il governo dell'Assia - guidato dal premier Volker Bouffier - è attualmente composto da Cdu e ambientalisti.

Germania, elezioni regionali nel land dell'Assia

Per la cancelliera Angela Merkel le elezioni potrebbero rappresentare nuove difficoltà. Secondo gli ultimi sondaggi la Cdu di Volker Bouffier, che governa dal 2013 in coalizione con i Verdi, crollerebbe dal 38,3% dei consensi al 26% e la destra populista di Afd salirebbe al 12%, facendo il suo ingresso nel Landtag di Wiesbaden, ultimo parlamento regionale ancora non conquistato dal movimento anti-immigrati. Gli stessi sondaggi premiano i Verdi - reduci dal successo di due settimane fa in Baviera, dove sono diventati secondo partito - che dovrebbero conquistare anche qui senza fatica il secondo posto.

Il primo nodo da sciogliere sarà, a livello regionale, quello del governo: la Cdu potrebbe dover dare vita ad una scomoda coalizione a tre con i Verdi e con i Liberali della Fdp, riavviando sul piano regionale il tentativo negoziale promosso da Merkel a Berlino dopo le elezioni federali del settembre 2017 e bruscamente interrotto dalla decisione del leader Fdp Christian Lindner di lasciare il tavolo delle trattative. Ma Bouffier - preconizzano gli analisti - potrebbe anche rischiare di più, ed essere costretto a rinunciare al governo cedendo il posto ad una coalizione rosso-rosso-verde, Spd, Linke, ambientalisti.

Un rischio che sia la cancelliera sia il governatore hanno ben presente: a Kassel, nei giorni scorsi, hanno lanciato entrambi un appello agli elettori, esortandoli a votare Cdu come "segnale contro gli esperimenti di sinistra", come ha detto la cancelliera. "L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo stato è una maggioranza di sinistra", le ha fatto eco il premier.

Gli altri nodi dovranno essere sciolti a Berlino, se il voto di oggi confermerà le previsioni della vigilia: un altro duro colpo ai partiti conservatori dell'Unione, Cdu e Csu, dopo quello subito in Baviera dagli alleati cristianosociali di Merkel, contribuirà ad indebolire ulteriormente la cancelliera a livello politico interno. "La guerra nella Cdu è destinata a proseguire", commenta l'analista Wolfgang Schroeder, alludendo allo scontro di potere in atto tra corrente moderata e ala destra del partito in previsione di un dopo-Merkel. Difficilmente dopo un insuccesso in Assia la leader cristianodemocratica potrebbe ricandidarsi alla guida della Cdu (che dirige da 18 anni, 13 dei quali da cancelliere) al congresso del partito a dicembre.

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