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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Elezioni di midterm Usa 2022: cosa sono e perché sono importanti

L'appuntamento elettorale di metà mandato è cruciale per la politica americana: dall'esito del voto, infatti, si possono comprendere quali saranno le ripercussioni sul margine di azione del presidente democratico Joe Biden di qui alle prossime presidenziali, che si terranno nel 2024

Occhi puntati sulle elezioni di midterm statunitense. Il prossimo martedì 8 novembre si svolgeranno negli Stati Uniti le votazioni di metà mandato che si tengono dopo i primi due anni di presidenza. Vengono considerate un referendum sul presidente in carica.

Ma, come capita con le elezioni Usa, non importa quanti voti si prendono, bensì in quali Stati si prendono. L'appuntamento elettorale di metà mandato è cruciale per la politica americana: dall'esito del voto, infatti, si possono comprendere quali saranno le ripercussioni sul margine di azione del presidente democratico Joe Biden di qui alle prossime presidenziali, che si terranno nel 2024. 

Proviamo a fare un po’ di chiarezza sul voto del midterm, su cosa c’è in ballo e su quali potrebbero essere gli scenari futuri. 

Per cosa si vota nel midterm

Le elezioni di medio termine, che si tengono ogni quattro anni e ogni due anni di presidenza, servono a rinnovare il Congresso degli Stati Uniti, che è composto da due camere, una bassa e una alta. Quella bassa è la Camera dei rappresentanti, mentre quella alta è il Senato.

Nel dettaglio, gli elettori dovranno votare per il rinnovo completo dei 435 seggi della Camera, che resta in carica solo due anni, e per quello di un terzo del Senato, quindi 35 seggi su 100. I padri costituenti hanno infatti deciso che i senatori, che restano in carica sei anni, devono alternarsi in modo che ci sia un rinnovo parziale del Senato, dando ampio respiro democratico all'organo governativo. Oltre a questi voti, che riguardano il governo federale, nelle votazioni del midterm 2022 gli elettori di 39 stati andranno alle urne anche per eleggere i propri governatori. 

È un referendum sul presidente Usa in carica?

Dall'esito del voto, quindi, dipendono le scelte economiche e politiche del governo di Washigton. Le elezioni di medio termine danno un’indicazione sia sulla forza dell’opposizione che su quella del presidente in carica. Per questo, la vittoria del partito sconfitto alle elezioni presidenziali (in questo caso il partito Repubblicano e la fazione più conservatrice guidata da Donald Trump) è scontata. È infatti da Jimmy Carter che il partito del presidente in carica ha pressocché perso in quasi tutte le elezioni di metà mandato. 

Ma perché il partito del presidente in carica perde durante il midterm? Tra astensionismo sempre più alto e una crescente disaffezione alla politica, gli elettori americani del partito che ha vinto alle presidenziali tendono a disertare le urne. Al contrario, i sostenitori del partito sconfitto alle elezioni di due anni prima sono più propensi a votare per ottenere un riscatto politico. 

Perché le elezioni di midterm 2022 sono importanti

La tornata elettorale di metà mandato definisce quindi la composizioni dei due rami del Congresso Usa e la relativa maggioranza: il voto, infatti, può ridefinire l'equilibrio tra il potere legislativo e quello esecutivo nei restanti due ultimi anni di lavoro dell'inquilino della Casa Bianca. Al momento il Senato è diviso esattamente a metà: 50 seggi ai democratici e 50 ai repubblicani. Tuttavia, la Costituzione degli Stati Uniti prevede che, in caso di pareggio in una votazione, il vice presidente in carica (in questo caso Kamala Harris) possa votare per assicurare la maggioranza e superare lo stallo tra senatori. 

Le battaglia decisiva si gioca nei swing states, i cosiddetti Stati in bilico, il cui elenco è cambiato negli anni più volte. Questa volta la partita si giocherà in Georgia, Pennsylvania, Arizona, Wisconsin, Michigan e Nevada: in questi Stati, Kamala Harris, Hillary Clinton e Joe Biden vanno in soccorso dei candidati democratici per arginare l'onda rossa alla Camera. 

Gli elettori però si trovano di fronte a una polarizzazione della politica. I repubblicani si sono concentrati sull'inflazione, l'immigrazione e la criminalità per attaccare i democratici che vincono negli Stati tradizionalmente blu, come quello di California, Oregon, New York e Illinois tra tutti. 

Cosa succederà dopo il voto

L'esito del voto del midterm non cambia la presidenza, quindi, ma certamente assicura grossi grattacapi al presidente Biden. L'inquilino della Casa Bianca spera infatti che i democratici riescano ad ottenere una vittoria in almeno tre o quattro degli Stati in bilico: solo così, il dem Biden può marciare spedito fino al 2024, garantendo l'approvazione di diverse leggi da parte del Congresso.

Al contrario, invece, se Biden vede passare due o tre swing states sotto il controllo dei repubblicani - che potrebbero ottenere la maggioranza alla Camera -, avrà due anni davanti a sé molto difficili. Durante i quali, l'ex presidente Donald Trump potrebbe preparare il terreno per la sua corsa alla Casa Bianca per il 2024.

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