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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Le possibilità / Stati Uniti d'America

Elezioni Usa di midterm: i quattro scenari possibili

I repubblicani sono dati da tutti i sondaggi come vincitori ma le cose potrebbero non andare come previsto e i democratici sperano di riuscire a ribaltare i pronostici. Ecco cosa potrebbe succedere

Gli occhi del mondo sono puntati sulle elezioni di midterm negli Stati Uniti, che decideranno il destino del Paese e anche il potere effettivo che il presidente Joe Biden avrà nei prossimi due anni, con gli assetti dei due rami del Parlamento che potrebbero cambiare in suo sfavore. Al Senato, dove si eleggeranno un terzo dei suoi componenti, quindi 35 sui 100, le corse più probabili per decidere il controllo sono in otto in Stati in bilico con Georgia, Pennsylvania, Nevada, Arizona, New Hampshire, North Carolina, Ohio e Wisconsin vedranno battaglie sul filo del rasoio, soprattutto nei primi quattro che sono i più critici, ed entrambi i partiti che potrebbero uscire vincitori. Alla Camera invece i Repubblicani sono secondo i sondaggi nettamente favoriti per la vittoria, ma decine dei 435 seggi dell'Assemblea sono incerti e i Democratici potrebbero riuscire quantomeno a rendere la sconfitta meno pesante di quello che si pensa. Secondo il New York Times gli scenari possibili sono essenzialmente quattro

Chiara vittoria repubblicana

Il primo scenario, per molti il più probabile, è quello di una chiara vittoria per i repubblicani. I sondaggi affermano che gli elettori preferirebbero un controllo repubblicano del Congresso disapprovando l'operato del Presidente Biden, ma allo stesso i democratici hanno in molti seggi il vantaggio dell'incumbency, cioè di avere un candidato già eletto e 'testato' che deve difendere il suo posto, mentre i repubblicani pur essendo in generale favoriti hanno scelto molti politici impopolari per la corsa. I tempi del conteggio potrebbero essere lunghi ma martedì sera (mercoledì mattina in Italia) i primi segnali di una chiara vittoria repubblicana potrebbero già mostrarsi se molti cittadini preferiranno turarsi il naso pur di andare contro l'attuale presidente. Decisiva sarà anche l'affluenza alle urne.

Una sembianza di vittoria democratica

Per i democratici il vantaggio di avere tutti i sondaggi contro è che se ci fosse una sconfitta meno bruciante del previsto, questa potrebbe essere rivenduta come una vittoria e una rimonta dell'ultimo momento. Ad esempio il partito di Biden potrebbe mantenere il controllo del Senato. Per farlo dovrà probabilmente vincere tre delle quattro gare più critiche: Pennsylvania, Georgia, Arizona e Nevada. I Democratici inizierebbero a sentirsi molto meglio se riuscissero ad aggiungere qualche altra vittoria di buon auspicio, come la sconfitta dei candidati repubblicani a governatore "stop the steal" in Pennsylvania e Arizona, quei candidati che ancora sostengono che Donald Trump avrebbe vinto, o una vittoria per i diritti all'aborto in Michigan (in diversi Stati si vota anche sul mantenimento di questo diritto). Questo potrebbe bastare ai Democratici per guardare alle elezioni del 2022 con una prospettiva di bicchiere mezzo pieno, a patto che non perda in Stati e distretti storicamente blu, e quindi che non perda il governatore di New York o il senatore di Washington.

Vittoria a valanga per i Repubblicani

Una "onda rossa" non sarebbe una sorpresa. Gli indici di gradimento del presidente Biden sono fermi al 40%, una cifra altrettanto bassa o inferiore agli indici di gradimento di Donald J. Trump nel 2018, di Bill Clinton nel 1994 e di Barack Obama nel 2010. Come ricorda il giornale statunitense in ognuno di questi casi il partito all'opposizione conquistò 40 ulteriori o più seggi alla Camera e vinse il voto totale di circa sette punti percentuali o più. Martedì sera, se i repubblicani saranno diretti verso un trionfo i segnali saranno chiari da subito. I primi sarebbero una vittoria del senatore Marco Rubio e del governatore Ron DeSantis in Florida, dove i voti vengono contati rapidamente, o se diversi incumbent democratici sicuri di vincere alla Camera nel sud della Florida dovessero invece trovarsi in gare sorprendentemente ravvicinate negli exit poll.

Una sorpresa democratica

Una chiara vittoria dei democratici non è attesa da nessuno, nemmeno da loro, e sarebbe sicuramente una sorpresa. Resta comunque una possibilità. A favore dei bli il fatto di rimanere competitivi in un numero sufficiente di gare per poter sperare di mantenere il controllo della Camera. Per il new York Times sono possibili sconvolgimenti in Stati come Wisconsin, Ohio e North Carolina, anche se i repubblicani sono nettamente favoriti. Nessun presidente con un indice di gradimento inferiore al 50% ha mai visto il suo partito guadagnare seggi alla Camera in un'elezione di metà mandato, ma il momento politico è unico e la polarizzazione degli Usa è in questo momento estrema. Molti simpatizzanti democratici temono che la democrazia sia in pericolo, altri sono furiosi per la decisione della Corte Suprema di rovesciare la sentenza Roe v. Wade che consentiva il diritto all'aborto. In un'altra elezione di midterm, questi elettori sarebbero rimasti a casa, questa volta potrebbero andar a sostenere il partito di Biden.

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