Epidemia di febbre gialla, almeno 99 morti in Angola
L'epicentro dell'epidemia è stato localizzato a Viana dove si sono registrati 173 casi e 53 decessi; le autorità hanno lanciato una campagna di vaccinazioni, l'unico rimedio attualmente disponibile per la prevenzione
Sono almeno 99 i morti causati dal 30 dicembre scorso dall'epidemia di febbre gialla scoppiata in Angola, su un totale di 461 casi sospetti: lo ha reso noto il Ministero della Sanità angolano.
L'epicentro dell'epidemia è stato localizzato a Viana, un sobborgo della capitale Luanda, dove si sono registrati 173 casi e 53 decessi; le autorità hanno lanciato una campagna di vaccinazioni - l'unico rimedio attualmente disponibile per la prevenzione della malattia, per la quale non esiste alcun trattamento specifico - che ha interessato al momento 451mila persone sui circa 1,5 milioni previsti.
La febbre gialla, detta anche tifo itteroide, vomito nero o febbre delle Antille è una malattia virale acuta. Nella maggior parte dei casi, i sintomi includono febbre, brividi, perdita di appetito, nausea, dolori muscolari in particolare posteriormente e mal di testa. Ogni anno la febbre gialla provoca 200.000 contagi e 30.000 morti; quasi il 90% dei decessi si verificano in Africa.